Ciao viandanti! Oggi faremo quattro chiacchiere in compagnia di una giovanissima scrittrice e cosplayer, Alessia Mainardi, che con il suo primo libro fantasy ha avuto un grandissimo successo! Si tratta della saga di Avelion, che ha dato il via ad una brillante carriera di scrittrice.
Trama: Avelion. Una saga fantasy al femminile che racconta il riscatto del diverso, insegna l'importanza del dialogo e della comprensione dell'altro, per scoprire che il segreto dell'Equilibrio è racchiuso dentro ognuno di noi. Cinque Armi che rispondono al potere degli Elementi, cinque Portatori che devono ritrovare se stessi per lottare insieme e restituire l'Equilibrio al loro mondo, dilaniato dai conflitti tra popoli mossi dalla cupidigia e dall'egoismo.
Un viaggio ricco di incontri e scontri, lungo il quale i protagonisti impareranno a combattere pregiudizi e fantasmi del passato per trovare dentro di sé la forza per riportare la pace e l'armonia in Avelion. In un mondo fantastico dominato dai cinque Elementi (Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Metallo) e in cui convivono uomini, maghi e popoli incantati, prende vita la saga fantasy di "Avelion", con un'ambientazione ispirata a tratti a città come Parma e Venezia. In un unico volume le vicende della protagonista Riel e dei suoi compagni si snodano attraverso i capitoli originali de "La Figlia dell'Acqua", "Il Figlio del Fuoco" e "Il Sigillo dell'Equilibrio". Con un finale inedito tutto da scoprire. |
Sebbene
sia una scrittrice non ho il dono della sintesi, soprattutto quando mi
viene chiesto di riassumere in poche righe chi io sia. Cercerò comunque
di presentarmi seguendo un filo logico che potrebbe essere il seguente:
lavorativamente sono una scrittrice, per hobby sono una cosplayer e
nella vita di tutti i giorni sono una ragazza disabile, affetta da una
malattia genetica rara che si chiama Atassia di Friedreich.
Il comune denominatore di tutta la mia esistenza è la fantasia, declinata in mille modi differenti.
Posso
ragionevolmente dire di avere una vita non comune: con aspetti, come
quelli lavorativi e hobbystici, assolutamente gratificanti e altri,
causati dalla mia condizione di disabilità, decisamentom più
difficoltosi e complicati. Eppure grazie al mio più grande pregio o
difetto, a seconda di come lo si vuole intendere, che è la testardaggine
ho imparato che con un po' di buona volontà si riesce a fare tutto,
anche quello che subito sembra impossibile. Insomma sono una persona che
crede fermamente nei propri sogni e pur di realizzali non lascia nulla
di intentato.
Adesso parliamo della trilogia di Avelion, la tua opera prima. Ti va di dirci qualcosa a riguardo? Di cosa parla?
Avelion
è una trilogia fantasy formata dai tre libri che rispondono ai titoli
di "La Figlia dell'Acqua", "Il Figlio del Fuoco" e "Il Sigillo
dell'Equilibrio". E' un fantasy di stampo classico o, per chi ama le
suddivisioni del genere a differenza di me, un High Fantasy. Vi si
ritrovano tutti i canoni del genere: c'è una compagnia che si forma, c'è
la 'Cerca', ci sono tutte le razze tipiche come elfi, nani, maghi, fate
così come i draghi, eppure tutto è rigirato al femminile. Le
protagoniste, quattro componenti su cinque della compagnia, sono
ragazze, così come le divinità del mondo di Avelion sono donne
conosciute come Dame Elementali. Questo perchè il mondo di Avelion e
così tutte le razze e le culture diversissime che lo abitano rispondono
alla Legge dei Cinque Elementi che sono: Terra, Aria, Acqua, Fuoco e
Metallo. I quali danno ad ogni essere vivente differenti capacità legate
all'Elemento più preponderante in loro.
C'è
moltissimo da scoprire seguendo il viaggio di Riel e delle sue compagne
attraverso Avelion, un Male antico e nascosto da sconfiggere e tanti
colpi di scena che non faranno che stravolgere ciò che si pensava.
Insomma Avelion è un fantasy classico tutt'altro che classico!
Come è nata l'idea di scriverlo? E come ti ha cambiato quest'avventura?
Come
dico sempre Avelion è nato per colpa della statua di drago bianco che
mi regalò mia nonna Betty. 'Un drago delle nevi' pensai subito e avrei
voluto ideare una storia che lo avesse all'interno. La sera andai a
dormire e il mattino Avelion era nella mia testa, completo, quasi fosse
venuto a presentarmi dicendomi 'Salve, piacere sono il suo libro!'. E a
me non è rimasto altro da fare che ascoltarlo e cominciare a scrivere.
Avelion mi ha cambiato molto.
Prima
che arrivasse ero una delle tante che dicono 'voglio fare la
scrittrice' con mille idee per la testa, ma nessuna concreta, anche
perchè ero perennemente afflitta dal 'blocco dello scrittore' che mi
impediva di concludere anche solo una delle mie storie.
Dopo,
come se qualcuno mi avesse dato una chiave, mi sono sbloccata e ora se
devo scrivere un libro non pianifico, mi limito a seguire un'idea e
restare in ascolto. La voce dell'ispirazione si fa sentire e io devo
solo seguirla... Fidarmi.
Perché hai scelto di scrivere un fantasy? C'è un autore o un libro in particolare che ti ha ispirata?
Non ho scelto io.
Come
dicevo Avelion mi è 'capitato' e ammetto candidamente di non essere
esperta del genere fantasy più classico. Sebbene ammiri le opere di
J.R.R Tolkien come lettrice i miei gusti virano decisamente più al
fantastico, o urban fantasy, seguendo le classificazioni, come 'La
Bussola d'Oro' di Philip Pullman o 'Harry Potter' di J.K. Rowling. Però
non mi sono ispirata a nessuno di loro in particolare, limitandomi
solamente a copiare da loro la cura nel realizzare ogni dettaglio della
loro opera.
Ho cercato di seguirne il metodo, nient'altro.
I
personaggi sono ispirati a personaggi realmente esistenti o sono il
frutto della tua fantasia? Che rapporto hai con loro? E qual è il tuo
preferito?
I personaggi di Avelion li amo tutti. Molti sono
persone reali, i miei più cari amici e amiche, che mi sono divertità a
trascinare con me in questo mondo fantastico. Anche perchè, così
facendo, descriverne carattere e personalità sarebbe risultato molto più
veritiero e realistico.
Altri, ovvero principalmente i cattivi, sono solo frutto della mia immaginazione.
Comunque
se devo sceglierne uno tra tutti il mio prediletto è l'elfo oscuro
Kalad, che con il suo carattere imprevedibile e irriverente, mi ha dato
la possibilità non solo di scompigliare le carte in tavola, ma spesso di
mettere in difficoltà i miei personaggi più alteri.
Quale canzone e quale colore abbineresti al tuo romanzo?
Difficile.
I colori sono tre: blu per 'La Figlia dell'Acqua', rosso per 'Il Figlio
del Fuoco' e verde per 'Il Sigillo dell'Equilibrio'.
Mentre
come canzone non saprei proprio, credo sarebbe una colonna sonora più
che un solo brano, rigorosamente strumentale e vicina alla musica
celtica che adoro e che spesso uso come sottofondo per scrivere.
Solitamente quali sono il momento e il luogo che preferisci per scrivere?
Sicuramente la mattina in camera mia, attorniata dai miei libri e dalle tatuine della mia collezzione di fate.
È stato difficile portare a termine questo libro? Cosa hai provato quando hai scritto la parola "fine" alla tua storia?
Difficile
no, se si conto che sono stati scritti consecutivamente nell'arco di
meno di tre anni, impiegando nove mesi per il primo volume, sempre nove
per il secondo e solo sette per il terzo. La parola 'fine' che pensavo
mi avrebbe infuso tristezza è stata invece una liberazione. Scrivendola
non ponevo fine a qualcosa, bensì davo inizio alla vita della mia
trilogia che, finalmente completa, poteva trasmettere ai lettori ciò che
avevo ideato.
Come ti senti all'idea di sapere
che il tuo libro è in mano al pubblico? Temi il giudizio dei lettori?
Cosa speri dalla pubblicazione?
Io scrivo per essere letta.
Non
temo il giudizio dei lettori, anzi lo anelo. Ovviamente spero che ciò
che scrivo piaccia, ma ciò che più mi importa è suscitare emozioni e se
anche fossero negative avrei comunque raggiunto il mio obbiettivo, no?
Alla
pubblicazione chiedo solo la visibilità e raggiungere più lettori
possibili, perchè ciò che mi rende felice è condividere i miei scritti,
parlarne e, come ora, magari rilasciare qualche intervista.
Dopo
il successo di "Avelion" hai scritto un'autobiografia molto
interessante incentrata sulla tua passione per il cosplay. Ti va di
parlarci di "Alessia in Cosplayland"?
"Alessia
in Cosplayland" è un mio progetto con uno scopo ben preciso:
raccogliere fondi da destinare alla ricerca per la cura alle malattie
genetiche e in particolare all'Atassia di Friedreich, da cui sono
affetta. Ho voluto raccontare la mia storia e di come l'essere capitata
nel colorato e bizzarro mondo del Cosplay mi abbia aiutato
nell'accettazione della mia condizione di disabile e nel trasformare il
mio punto di vista da negativo a positivo. Per questo immedeimandomi in
una Alice che finisce in un imprevisto Paese delle Meraviglie ho voluto
raccontarmi e raccontare qualcosa di differente e veritiero, che spero
trasmetta il messaggio che la disabilità non è per forza una fine. E
nemmeno un limite se i sa come affrontarla.
Per chi volesse
saperne di più vi rimando al link del mio sito dove trovate la
spiegazione dettagliata:
http://www.ryukicosplay.com/alessia_in_cosplayland.php
C'è un messaggio che vorresti mandare ai tuoi lettori?
Usando
la frase che ho coniato per "Alessia in Cosplayland" e che è il mio
credo e motto dico solo questo: la volontà è ciò che rende chiunque in
grado di realizzare anche l'impossibile!
Hai qualche consiglio da dare agli aspiranti scrittori? Ti va di raccontarci come sei arrivato alla pubblicazione?
L'unico
consiglio è credeteci, lavorate, cercate sempre di migliorarvi e non
smettete mai di provare. Io stesso sono partita dall'autoproduzione,
venendo personalmente nelle fiere i miei libri fino a quando la casa
editrice con cui pubblico a tutt'ora non si è convinta, vista la
visibilità che avevo acquisito in tre anni di promozione, vendite e sito
internet, ad offrirmi il contratto per la pubblicazione e distribuzione a
livello nazionale.
Qual è il tuo libro o autore preferito?
Tutti
e nessuno. Amo i libri in generale, ognuno mi trasmette qualcosa di
diverso ed è adatto ad un momento e ad uno stato d'animo particolare.
Così come magari autori che adoro per un libro non mi piacciono affatto
in un altro.
Non mi metto limiti, da brava lettrice compulsiva!
I libri: cosa sono per te?
Viaggi.
In
luoghi, spazi, tempi e perfino dentro ad altre persone. Ogni libro è un
viaggio a se stante che mi conduce in mete diverse trasmettendomi
emozioni e lasciandomi ricordi sempre differenti.
Hai altri progetti letterari in futuro? Puoi darci qualche anticipazione?
Lo
vedrete concretizzato entro il 2013 e posso dirvi che sarà nuovamente
una saga, questa volta in quattro volumi, a metà tra l'urban-fantasy e
la fantascienza.
Ovvero con ambientazione moderna e odierna e una parte 'magica' estremamente legata alle leggende irlandesi.
Hai altro da aggiungere per i lettori del Portale Segreto?
Aggiungo solo un: non smettete mai di leggere, è il migliore dei vizi!
Ti
ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo, sono felice di aver
avuto l'occasione di ospitarti nel mio salotto per fare quattro
chiacchiere insieme!
Che ne pensate? Vi ha incuriosito il suo libro?
Ogni volta che leggo un'intervista a un autore giovane mi rincuoro un po'!!!
RispondiEliminaQuesto libro lo stra consiglio! L'ho adorato, chi ama il fantasy non può non leggerlo ^^
RispondiElimina