09 giugno 2015

# paganesimo # recensioni

Recensione "Runemal" di Umberto Carmignani e Giovanna Bellini

In molti mi avete chiesto che ne pensavo di Runemal, ed ecco che finalmente posso rispondervi con chiarezza dopo averlo letto, sperando che possa chiarirvi le idee su questo famoso testo.


Titolo: Runemal - Il grande libro delle rune
Autore:
Umberto Carmignani e Giovanna Bellini
Editore: Età dell'Acquario
Pagine: 428
Prezzo: 29,00 €
Data di uscita: 7 marzo 2013
Trama: Le Rune sono la sacra lingua degli dei e degli eroi del Nord, sono le lettere di un antico e misterioso alfabeto che ha nel mito di Odino la propria origine. Esse rappresentano le diverse tappe e i diversi aspetti dell'esistenza, l'avvicendarsi delle stagioni, le semine e i raccolti, le prove che ogni essere umano è chiamato ad affrontare, le ambite ricompense e le inevitabili perdite nel continuo confronto con il Destino. Attraverso di esse possiamo chiedere aiuto alla natura e ricevere l'energia necessaria per compiere il nostro cammino nella gioia e nella luce, vincendo i demoni della paura e della rabbia, della rinuncia e della disperazione. Ma le Rune sono anche portatrici di una conoscenza più profonda, l'Arte Oracolare, cioè la capacità di interpretare il senso degli eventi passati, presenti e futuri, che oggi, attraverso le scoperte della psicologia junghiana e della fisica quantistica e grazie alle nuove teorie sistemiche sulla psiche e sull'inconscio, sullo spazio-tempo, sulla sincronicità e sui campi morfogenetici, possiamo leggere in una luce completamente nuova. Con questo libro, Umberto Carmignani e Giovanna Bellini invitano il lettore a compiere un'esperienza di crescita interiore, seguendo passo dopo passo la strada indicata dalle Rune.


 RECENSIONE: Sono anni che sento parlare di Runemal, c’è chi ne parla bene e lo considera il libro sulle rune per eccellenza (almeno in italiano) e chi invece lo reputa un’accozzaglia di copiature poco valido. Per questo ho deciso di leggerlo, volevo farmi una mia idea a riguardo e capire dove fosse la verità. Il risultato? Non mi ritrovo in nessuno dei due fronti. Il libro ha i suoi pregi e i suoi difetti. Ma cercherò di spiegarvi di cosa tratta di preciso prima di darvi la mia personale impressione sul contenuto di questo manuale.
All’inizio viene spiegato cos’è l’alfabeto runico, lasciando i principali cenni storici sulle sue probabili origini e i vari tipi di alfabeti simili trovati in Europa. Molto bella la tabella comparativa tra gli alfabeti fenicio, greco ed etrusco. Vengono analizzate cronologicamente i vari sistemi di scrittura e l’origine dell’alfabeto fino al futhark e alle sue varie tipologie, iscrizioni, variazioni storico-geografiche e utilizzi. Oltre alle varie tipologie di rune (vengono nominate anche le rune di Tolkien), gli autori spiegano i metodi in cui vengono incise, come il sistema delle rune in codice, le rune dei rami, le rune tenda, le rune legate e i talismani runici. Il tutto spiegato in maniera semplice e breve. Però si vede che non è un testo filologico e dunque ha i suoi limiti anche a livello storico-linguistico.
Da qui si passa alla seconda parte, la più corposa perché incentrata sull'analisi delle rune. Ovvero ogni runa viene presa e analizzata singolarmente, indagandone i miti e facendo confronti ed esempi per chiarire il concetto espresso dalla runa, attraverso mitologie, spiritualità, tecniche e tradizioni di ogni cultura e parte del mondo, non solo quello nordico. E questo mi ha fatto storcere il naso perché effettivamente la maggior parte dei paragoni e comparazioni è molto azzardata, interessante, certo, ma senza alcun fondamento filologico.
Gli autori spiegano che il Futhark è diviso in tre Aettir, ogni Aettir è composto da otto rune (per un totale di 24 rune). Ognuna di queste famiglie di rune è governata da una divinità (Freya, Heimdall, Tyr) ed ogni runa ha un suo posto preciso nell’ordine runico perché questi tre Aettir rappresentano un viaggio attraverso la crescita evolutiva dell’essere umano.
Ogni Aett viene analizzato a parte, così come ogni runa ha la sua spiegazione sia in forma positiva (diritta) che in forma negativa (capovolta), mostrando così un concetto esoterico moderno occidentale che poco ha a che vedere con le rune. Per ogni runa vi è il simbolo, il nome, il significato, il periodo dell’anno al quale appartiene, le variazioni del nome, il frammento di un antico poema runico e la divinità che la presiede. A questo segue una spiegazione del concetto che rappresenta la runa e i vari miti, archetipi, tradizioni che presiedono questo concetto, indipendentemente dalla sua origine, quindi non necessariamente questi concetti che analizzano derivano dalla tradizione nordica, ma per comprendere meglio il concetto gli autori inseriscono anche temi di altre popolazioni ed epoche che si ricollegano al concetto della runa facendo analogie molto personali e inserendo anche la psicologia. Dopodiché si passa alla runa vera e propria, alla sua scheda diritta e poi capovolta per una consultazione facile e veloce. Le schede sono molto utili perché oltre alle parole chiave e l’oracolo vi è una spiegazione della runa (anche riguardo l’etimologia del nome) destinata ad aiutarci a comprenderla meglio in ambito divinatorio, vi troviamo consigli e spunti di riflessione. Infine vi è indicato l’utilizzo di ogni runa singola come amuleto. Quindi oltre alle schede specifiche, vi sono molti temi di vario genere che si ricollegano al concetto espresso dalla runa stessa.
La terza parte è dedicata alla divinazione con le rune. Vi è un breve schema di riepilogo degli stadi evolutivi attraverso gli Aettir e successivamente si parla di lanciare le rune, ovvero cosa significa fare divinazione e come si possono utilizzare le rune, quali forze vengono chiamate in causa e per quale motivo può essere utile nella nostra vita. Si torna a parlare di mitologia, ma anche di psicologia per poter legittimare la divinazione nel mondo razionale e terreno di oggi.
Come spiegano gli autori, ogni runa è composta da 3 aspetti: il suono, il segno e il simbolo. Vi sono indicati diversi metodi di divinazione, ognuno con un significato e uno scopo precisi in modo da poter scegliere per ogni domanda, un tipo di divinazione che possa dare la risposta migliore. Per questo ho trovato molto utile l’utilizzo di esempi concreti e di consigli sulle domande o sul modo di interpretare le varie risposte per chi è alle prime armi. Infine vi è un piccolo paragrafo sull’analisi runica del nome.
Nell’ultima parte del libro si parla del ruolo delle rune nella storia. Vi sono mostrati i vari reperti archeologici e le pietre runiche ritrovate, l’uso delle rune nelle varie epoche e luoghi e anche un capitolo dedicato alle rune naziste. Infine nelle appendici si trova un dizionario di mitologia nordica, le fonti letterarie a cui attingere e la bibliografia utilizzata per questo libro.
Personalmente molte cose scritte nel libro non le condivido, non le trovo molto corrette e altre non mi sono piaciute. Ad esempio nel libro viene scritto: «È importante rendersi conto che le rune non hanno nulla di esoterico, magico od occulto, sono semplicemente un metodo che può essere utilizzato efficacemente per richiamare alla coscienza dei concetti che altrimenti non potrebbero essere contattati.» E questo ha dato più o meno conferma alla sensazione che questi autori non hanno capito il significato più profondo delle rune, non le hanno vissute davvero spiritualmente parlando e sono rimasti alla superficie distaccata e vuota perdendo così il loro senso più vero. Magari è solo una mia idea e una mia sensazione, ma non condivido il concetto che le rune sono simboli che richiamano semplicemente l'inconscio e quindi si elabora con la mente un concetto che altrimenti non riusciremmo a estrapolare. Mi sembra una cosa troppo povera, troppo strettamente terrena, dimenticando completamente la parte spirituale delle rune, pur trattando di divinazione. Non che non sia d'accordo con il concetto in sé, ma lo sento limitato. Ripeto, il concetto in sé non è sbagliato, ma è una visione personale e che rimane fuori da chi magari segue un percorso spirituale più intimo e profondo del pantheon nordico. Allo stesso modo non va bene per chi invece cerca informazioni non spirituali sulle rune.
Così come ho trovato interessanti ma non strettamente inerenti tutte le digressioni riguardanti altri miti e tradizioni lontane anni luce dalla cultura nordica. I paragrafi, pieni di ispirazione e di una visione interessante, aiutano a riflettere su molte cose e personalmente amo le comparazioni, però è vero anche che sono visioni molto personali, idee e rielaborazioni degli autori che quindi sviano e si allontanano dalla cultura nordica in sé. Per questo a mio parere è un libro che magari merita di essere letto, ma non preso alla lettera perché le rune vanno vissute sulla propria pelle per trovare il proprio personale percorso. Quindi non lo consiglio a chi si avvicina alle rune per la prima volta, ma lo consiglio invece a chi già le conosce e ha studiato la mitologia e la cultura nordica in modo che possa da solo capire e discernere le veri fonti dalle elaborazioni troppo personali e poter trarre da queste ultime una riflessione nuova.
In questo libro manca la parte più spirituale e un approfondimento sulla natura mistica delle rune, sul fatto che non possono essere imparate a memoria ma vissute e interiorizzate. Trovo che sia più utile a un approfondimento dedicato più che altro alla divinazione, che purtroppo è praticamente il solo utilizzo indagato in questo testo, sebbene in teoria l’uso divinatorio è solo secondario nelle rune, purtroppo è carente tutto il lavoro sul loro utilizzo nella pratica magica di ogni giorno o nella connessione con il divino, che appunto qua sembra completamente dimenticata o meglio, rilegata a un concetto di archetipo psicologico. Ma oltre a questo ho trovato povero anche l'apparato storico-filologico.
Alla fine è comunque una lettura che mi ha dato molti spunti su cui riflettere e lavorare. Per questo non mi sento di consigliarlo, tranne nel caso cerchiate qualcosa di diverso su cui riflettere ma avendo ben chiaro cosa manca e cosa si può trovare in questo libro, quindi non come base ma come libro in più. Si vede che è un libro nato da un lungo e faticoso cammino alle spalle, c’è molto all’interno, ma speravo di trovarvi qualcosa di più valido. Avrei preferito più lavoro sulla cultura nordica e meno comparazione personale dei vari miti.

COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
ARGOMENTO: rune
ALBERO O PIANTA: frassino
FASE LUNARE: crescente

Voi lo avete letto? Che ne pensate?

9 commenti:

  1. Ohh è una vita che desidero leggerlo!!!

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  2. Questo mi ispira davvero tantissimo!!! *___*

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  3. Molto interessante, anche se io dovrei iniziare proprio dalle basi e quindi per me sarebbe più adatto il manuale di D'Apremont

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  4. Ciao! E' da un pochino di tempo che ho scoperto il tuo canale e mi piace davvero molto, però non ho mai commentato e ho trovato qui l'occasione per farlo :D
    Non sono molto esperta di rune, ma è un argomento che mi interessa tanto quindi credo che leggerò il libro di D'Apremont, però non ho capito molto cosa intendevi per "parte spirituale delle rune", quando hai detto che non si limitano solo a risvegliare l'inconscio. Ripeto, non ne so molto, ho letto qualcosa un po' di qua e un po' di la', e siccome l'argomento mi interessa e vedo che ne sai molto, ne approfitto per chiederti questo chiarimento :D
    Grazie mille e complimenti per il blog! :)
    Un bacio :*

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    1. Ciao! Scusa il ritardo tremendo con cui rispondo, ma è stato un periodo intensissimo (e spiegherò che è successo). Sono felice che ti piaccia il mio blog, grazie :D
      Per parte spirituale intendo il lavoro con le divinità nordiche, con Odino in particolare, con una pratica pagana di stampo nordico e il lavoro quotidiano di connessione con il divino attraverso l'uso delle rune. Le rune infatti sono il collegamento con le divinità per comunicare con loro, sono quasi delle entità, delle forze che attivi attraverso il loro utilizzo durante le feste o per scopi precisi. Prima o poi riuscirò a parlaverne magari in un video. Usare le rune come semplici oracoli li rende limitati, per come le sento io non sono dei semplici simboli ma delle chiavi per accedere al Wyrd. Oddio mi è difficile spiegarlo... Meglio che scriva un post a riguardo XD
      Comunque il modo per capirle meglio è studiare la mitologia nordica e viverle nella pratica, meditando e imparando a conoscerle.

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    2. Grazie mille per questo chiarimento, sei stata molto precisa e credo di aver capito abbastanza bene :D Le rune mi sono sempre interessate ma per come ne parli mi hai fatto venire voglia di dedicarmi all'argomento :D
      Grazie ancora, un bacio carissima :*

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  5. Utilizzo diversi strumenti divinatori e spesso anche per me. Le rune sono state quelle che mi hanno accompagnato per anni ma non solo nella divinazione, ma nei sigilli che tutt'ora utilizzo in diversi rituali. Io consiglio di leggere rune di nordak anche quello e' un aiuto in piu. Il runemal e' ricco ma non basta solo quello.. Ma credo che sia cosi per tutto. Non basta soffermarsi solo ad un libro :)

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  6. E nel pacco ho trovato da una strega a me inviato. Rune e leggende storia e pratica di questo runemal sono incantata. Dal mondo di sopra mi e stato regalato..ora va solo studiato!

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  7. E' evidente che ti stai contraddicendo, e con molta arroganza giudichi il lavoro di persone che non conosci.
    La frase "le rune non hanno niente di magico ed esoterico" era provocatoria…
    Il libro, come appunto tu sostieni ma critichi contemporaneamente, non parla di spiritualità perchè questa è un percorso personale che va affrontato in una forma diretta. Un libro serio non può parlare di spiritualità e magia, poichè queste, nella tradizione, venivano insegnate solo in forma orale.
    Il sentiero spirituale con le Rune viene percorso passo passo nella nostra Scuola di Runologia Archetipica, che propone attività teorico pratiche per introdurre gli allievi in questo delicato, fragile e potentissimo regno del sacro, in cui, almeno nella nostra scuola, è permesso entrare solo attraverso una pulizia interiore che porti luce e consapevolezza.
    Studiare la storia è un conto, poi il percorso è un Sentiero Sacro e personale che non ha alcun senso mettere per iscritto. Le streghette e i maghetti non sono i benvenuti poichè di oscurità nel mondo ce n'è già a sufficenza.
    La spiritualità e la luce hanno molte strade, per questo nel libro parliamo di e confrontiamo con culture diverse. Ma la via resta sempre e solo una: Amore, luce, consapevolezza e comprensione. Il libro non è il fine ma il mezzo.
    Le rune non sono il fine ma il mezzo, sono la lingua sacra con cui gli dei ci parlano da un antico luogo di amore, pace, luce, consapevolezza e non c’entrano niente con magia e rituali di potere.
    Questa via di luce e per pochi.
    Siddha Giovanna Bellini co autrice di Runemal, il grande libro delle rune.

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