Ciao viandanti! Dopo moltissimo tempo, sono felice di tornare con nuove interviste ad autori.
Ho il grande piacere di ospitare al Portale Segreto M.P. Black ovvero Paola de Pizzol, autrice italiana di fantasy per ragazzi che ha da poco pubblicato un nuovo romanzo, a quanto pare più maturo dei precedenti.
Eccovi il suo ultimo libro che ha una copertina meravigliosa:
Titolo: La Rosa e il Pugnale
Autore:M.P. Black
Casa Editrice: Domino Edizioni
Collana: Le carte veline
Pagine: 164
Prezzo: € 12,00
Data di pubblicazione: 2012
Trama: Amélie Morel è una brillante studentessa di architettura e vive a Parigi. Con un gruppo di compagni, e sotto la guida dell’affascinante professor Claude Rolland, partirà per Carcassonne, patria dei Catari, con lo scopo di effettuare uno studio sulla cittadella restaurata. Amèlie è entusiasta, ma ancora non sa che al suo gruppo se ne unirà un altro, proveniente all’Università di Grenoble, e che uno degli studenti selezionati altri non è che Louis, il suo ex ragazzo. Fortunatamente, Amélie farà subito la conoscenza del bello e misterioso Jean, che rapirà il suo cuore. A Carcassonne, però, ritorneranno a galla gli incubi del suo passato e lei si vedrà costretta ad accettare il suo destino: quello cioè di comunicare con gli spettri per aiutarli a raggiungere la Luce. Nel vetusto albergo in cui alloggia, Amèlie verrà tormentata dal fantasma di un uomo che non le dà tregua, ma molti altri spettri inizieranno ad apparirle, con il loro aspetto orribile e le continue invocazioni di aiuto. Amèlie, disperata, cercherà conforto tra le rassicuranti braccia di Jean, ma dovrà vedersela anche con Louis, sempre più geloso del loro rapporto, e finirà coinvolta in un complicato triangolo amoroso. Con l’aiuto della sua carissima amica Fleur, tenterà di capire come aiutare lo spettro che la tormenta, e anche di trovare un significato alla presenza, nell’albergo, di innumerevoli quadri raffiguranti una rosa trafitta da un pugnale. Giorno dopo giorno verrà a galla una verità sconvolgente, legata anche ai Catari e al loro leggendario tesoro, e che condurrà Amélie al confine tra la vita e la morte. |
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Ciao Paola! Benvenuta nel salotto letterario del Portale Segreto! Ti
andrebbe di presentarti ai lettori del blog? Parlaci un po' di te...
Ciao
a tutti! Innanzitutto, sono io che ringrazio il salotto letterario
del Portale Segreto per avermi ospitata. Scrivo praticamente da
sempre, fin dalle scuole elementari. Ho iniziato con piccoli racconti
e romanzi brevi. Per un po’ di anni, poi, per seguire i vari
impegni lavorativi e famigliari, ho lasciato perdere la scrittura,
fino al 2007, quando, in seguito a un sogno, ho elaborato la trama
della trilogia di Lisa Verdi, pubblicata dalla casa editrice 0111
edizioni di Milano. Oltre a scrivere, adoro leggere, naturalmente, e
mi piace il cinema. Cerco di andare a vedere tutti i film che mi
interessano, oppure, se non riesco a vederli sul grande schermo,
attendo che esca il DVD. Adoro la mia famiglia e cerco di trascorrere
con i miei figli tutto il tempo che mi è possibile dedicare loro.
Scrivo generalmente la sera, proprio per non togliere nulla alla mia
famiglia.
.Adesso parliamo del tuo
ultimo romanzo. Ti va di dirci qualcosa a riguardo? Di cosa parla?
“La rosa e il pugnale”,
pubblicato con la casa editrice Domino di Piacenza, si è rivelato
una sfida molto interessante. Partito come progetto editoriale, mi ha
vista ampliare la trama aggiungendo fantasmi di ogni genere e persino
Lucifero. Mi sono divertita un sacco a scriverlo, anche perché da
tempo volevo affrontare il tema dell’esoterismo e dello spiritismo.
La rosa e il pugnale parla di Amélie, un architetto che frequenta la
facoltà di Parigi, che deve partire con un gruppo di ricerca,
capitanato dall’affascinante professore Claude Rolland, verso
Carcassonne, patria della Linguadoca e dei Catari. Qui prenderà vita
anche un triangolo amoroso col suo ex, il bello e misterioso Louis, e
con Jean, l’affascinante nuovo architetto che lei incontrerà
proprio durante la spedizione a Carcassonne. E sarà durante questo
viaggio di lavoro che Amélie scoprirà di poter vedere i fantasmi e
di essere in grado di interagire con loro. I fantasmi, per
intenderci, non sono molto gradevoli da vedere, infatti il libro
scivola spesso nel genere horror. Per Amélie non sarà assolutamente
semplice accettare questo “dono”, e soprattutto la presenza di un
fantasma che le chiede aiuto. E nel vetusto albergo in cui alloggia,
scoprirà che molti misteri vengono racchiusi tra quelle mura e tra i
quadri, innumerevoli, che rappresentano una rosa trafitta da un
pugnale. E da quel momento in poi Ameliè si troverà invischiata in
un mistero più grande di lei, legato anche ai leggendari Catari, che
la condurrà a un passo dalla morte. Il libro è un romance a sfondo
esoterico, con qualcosa di paranormale. Si legge velocemente, facendo
parte della collana “Le carte veline”, che racchiude per
l’appunto romanzi brevi, da leggere tutto d’un fiato.
- Hai cominciato con la
trilogia di Lisa Verdi e ora sei giunta a un libro diverso e più
maturo. Come è cambiato il tuo modo di scrivere? Sei soddisfatta di
ciò che hai fatto fino ad ora?
Il mio stile è maturato
nel corso degli anni. Ho iniziato con la trilogia di Lisa Verdi,
composta dai volumi “Lisa Verdi e il ciondolo elfico”, “Lisa
Verdi e l’antico codice” e “Lisa Verdi e il Sole di Aresil”,
per passare poi ai “Guardiani delle anime – la maledizione della
regina”, un fantasy autoconclusivo pubblicato sempre dalla casa
editrice Domino di Piacenza. Ma “La rosa e il pugnale” ha segnato
davvero la differenza. Il romanzo infatti è scritto in prima persona
e con dialoghi rapidi e incisivi, che danno ritmo a una trama
comunque zeppa di misteri e di colpi di scena. Sono molto soddisfatta
del viaggio che ho compiuto sinora, che spero possa continuare ancora
per molto tempo.
- Quando hai cominciato
hai scritto una trilogia fantasy, per quale motivo hai scelto questo
genere? C'è un autore o un libro in particolare che ti ha ispirata?
Adoro il fantasy, è in
assoluto il mio genere preferito, dato che mi consente di entrare in
mondi assolutamente distanti da quello reale in cui vivo e mi
permette pure di sognare. La mia autrice preferita, alla quale mi
sono ispirata per la trilogia di Lisa Verdi, è J.K. Rowling, la
mamma di Harry Potter. Ora i miei gusti vertono più sulle autrici di
Paranormal Romance, ma leggo un po’ di tutto e può essere che, in
futuro, scriva qualcosa di assolutamente diverso dal genere fantasy.
- I personaggi sono
ispirati a persone realmente esistenti o sono il frutto della tua
fantasia? Che rapporto hai con loro? E qual è il tuo preferito?
I personaggi de “La
rosa e il pugnale” sono quasi tutti inventati. Dico “quasi”
perché la “racchia” del gruppo di studio di Amèlie rappresenta
una ragazza che ho conosciuto nella mia adolescenza, assolutamente
insopportabile. Adoro tutti i personaggi del romanzo, dalla
protagonista a quello che appare solo per poche righe. Fanno parte di
me, sono nati dalla mia fantasia, a loro devo il successo del
romanzo. Il mio personaggio preferito, in assoluto, è rappresentato
dal fantasma protagonista, di cui però non posso dire il nome per
non fare troppi spoiler. Ho scoperto che, comunque, è il personaggio
più amato anche dai lettori, forse per il suo carattere dolce e
solitario e per la sua innata bontà.
- Quale canzone e quale
colore abbineresti al tuo romanzo?
Alla fine del libro, il
lettore troverà una pagina dove ogni capitolo è stato abbinato a
una canzone. Questa è la caratteristica tipica dei libri contenuti
della collana “Le carte veline”. Insomma, il libro lo si può
leggere ascoltando tutte le canzoni da me indicate, abbinando così
alla lettura una buona colonna sonora. Direi che, se dovessi
scegliere una canzone, la melodia finale del “Codice Da Vinci”
sarebbe perfetta. Per il colore, sceglierei assolutamente il nero,
che è comunque anche il mio “non colore” preferito.
- Solitamente quali sono
il momento e il luogo che preferisci per scrivere?
Scrivo generalmente di
sera, quando sono più tranquilla e i figli mi lasciano lavorare di
più. Però può accadere che scriva anche nelle prime ore del
mattino dei week end, ancora in pigiama, sempre che i ritmi frenetici
della famiglia me lo consentano. Generalmente scrivo in cucina, con
una buona tazza di caffè lungo o una bottiglietta di acqua naturale,
pronti all’uso.
- È stato difficile
portare a termine questo libro? Cosa hai provato quando hai scritto
la parola "fine" alla tua storia?
Non è stato
particolarmente difficile scrivere questo romanzo, l’ho terminato
praticamente in un mese. Mi sono divertita a scriverlo e mi sono
innamorata dei personaggi, tanto che mi piacerebbe scrivere un
sequel. Quando l’ho terminato, ho provato gioia ma anche nostalgia
verso questa nuova creatura appena nata.
- Come ti senti all'idea
di sapere che il tuo libro è in mano al pubblico? Temi il giudizio
dei lettori? Cosa speri dalla pubblicazione?
Sono sempre assolutamente
terrorizzata quando un mio libro deve affrontare il giudizio del
lettore. Ma prima del lettore, devo temere il giudizio della
bravissima titolare della Casa editrice, Solange Mela, che è un
editor molto severo. Non le sfugge niente e se una frase non va, non
c’è niente da fare, bisogna riscriverla. Ricordo benissimo la mail
che mi inviò Solange dopo la lettura del manoscritto. Mi disse, in
sostanza, che andava benissimo e che c’erano solo pochi interventi
da effettuare qua e là. A quel punto, mi sono sentita al settimo
cielo e sicura che il libro avrebbe avuto un buon impatto sul
pubblico, cosa che effettivamente sta accadendo. Il libro sta avendo
un buon successo e ora lo promuoverò con una serie di presentazioni.
-
Hai mai riletto i tuoi primi libri? Come ti senti oggi nei riguardi
di ognuno di loro? Ti piace come sono scritti o li cambieresti?
Ogni
tanto sfoglio ancora la trilogia di Lisa Verdi e rileggo qualche
parte de “I Guardiani delle anime”. La trilogia di Lisa, essendo
stata scritta qualche anno fa, la rivedrei in toto. Ci sono alcune
cose che vorrei cambiare, o migliorare. I “Guardiani delle anime”,
invece, mi sembra che vadano bene così. Adoro questo libro, ho
impiegato alcuni mesi per scriverlo ed è stato, dei cinque libri che
ho pubblicato, sicuramente il più difficile e impegnativo da
scrivere, anche perché ho dovuto effettuare parecchie ricerche
storiche (soprattutto sull’antico Egitto e sulle streghe di Salem),
per portarlo al termine.
- C'è un messaggio che
vorresti mandare ai tuoi lettori?
Continuate a leggere i
miei libri e a rimproveratemi se scrivo cavolate. I vostri consigli
sono sempre bene accetti e mi aiuteranno a maturare.
- Hai qualche consiglio
da dare agli aspiranti scrittori? Ti va di raccontarci come sei
arrivato alla pubblicazione?
Pubblicare non è facile.
Innanzitutto, bisogna essere convinti di ciò che si fa, leggere e
rileggere il manoscritto, affidandolo anche alla lettura di amici e
parenti, prima di inviarlo a una casa editrice. Essere umili e
autocritici nei propri confronti. Ogni autore pensa di aver scritto
un capolavoro, ma quando arrivano i rifiuti dalle case editrici, si
tende a demoralizzarsi e a perdere la fiducia nelle proprie capacità.
Niente di più sbagliato. Se il manoscritto piace all’autore e
anche altri lettori lo hanno giudicato in maniera comunque positiva,
bisogna insistere, provare e riprovare, senza arrendersi. Io sono
arrivata alla pubblicazione con la 0111 edizioni quasi per caso,
girovagando per internet. Ho inviato il manoscritto e ho avuto
fortuna. Poi, con il passaparola, la trilogia ha avuto un buonissimo
riscontro. E il passaggio alla casa editrice Domino è stato
semplice. Insomma, non posso proprio lamentarmi!
- Qual è il tuo libro o
autore preferito?
Il mio libro preferito è
in assoluto “Harry Potter e l’ordine della fenice”, quindi la
mia autrice preferita è J.K.Rowling. Ha creato un mondo
assolutamente unico e difficilmente imitabile. Mi ha aiutata a
sognare, mi ha fatto trascorrere dei momenti indimenticabili.
- I libri: cosa sono per
te?
Una finestra su mondi
sconosciuti, sui sogni, su realtà alternative. Non vi è nulla di
paragonabile ai libri e alla loro capacità di far funzionare il
cervello come si deve e di regalare ai lettori attimi di assoluta
distensione e rilassamento.
- Hai altri progetti
letterari in futuro? Puoi darci qualche anticipazione?
Ho terminato il primo
libro di una duologia paranormal romance dal titolo “Ali di fata”,
a breve in valutazione. Inoltre, presto uscirà un fantasy per
ragazzi dal titolo “I viaggiatori del tempo – la pergamena
perduta”. Si tratta di un progetto didattico, in quanto il libro
verrà portato nelle scuole medie ed è ambientato sia nel nostro
tempo, che nel Medioevo. E’ un progetto al quale tengo davvero
tanto e sono curiosa di vedere quale sarà la reazione del pubblico
dei ragazzi dinanzi alle avventure dei due fratelli gemelli Luca e
Sara. Inoltre, ho partecipato a una raccolta di fiabe che uscirà
presto per un progetto molto importante, ancora però top secret, e a
dicembre sul sito della ex casa editrice Casini potrete leggere il
mio racconto horror “Darkness”.
- Hai altro da aggiungere
per i lettori del Portale Segreto?
Certo! Leggete più che
potete, perché leggere fa bene all’animo, arricchisce lo spirito e
aiuta ad allentare le tensioni della quotidianità. Inoltre, leggere
tanto aiuta anche a scrivere o, comunque, a migliorare il proprio
stile.
- Ti ringrazio per
avermi dedicato un po' del tuo tempo, sono felice di aver avuto
l'occasione di ospitarti nel mio salotto per fare quattro
chiacchiere insieme!
Grazie a te e al
salotto letterario per avermi ospitata e alla prossima!
Che ne pensate? Avete già letto qualcosa di questa autrice? Vi ha incuriosita? Se si, non vi resta che comprare il suo ultimo libro!
Bellissimo post!
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