23 febbraio 2018

# recensioni

Recensione: "Cento passi per volare" di Giuseppe Festa

La montagna è una grande insegnante di vita e imparare a vivere senza la vista porta a rivedere la propria vita e ad affidarci agli altri sensi permettendoci di assaporare ciò che con la vista spesso dimentichiamo. E questo libro ci mostra quanto l'amicizia sia importante.

Titolo: Cento passi per volare
Autore: Giuseppe Festa
Pagine: 128
Prezzo: € 12,90
Editore: Salani
data di uscita: Narrativa
voto:
Trama: Lucio ha quattordici anni e da piccolo ha perso la vista. Ricorda ancora i colori e le forme delle cose, ma tutto adesso è avvolto dal buio. Ama la montagna, dove va spesso con Bea, la zia che adora, quella della sciarpa di seta, perché lì i suoi sensi acutissimi gli mostrano un mondo sconosciuto agli altri. In montagna tutto è amplificato, e il vento porta profumi, suoni e versi di animali, cui non facciamo quasi più caso. Lucio se ne inebria, li conosce meglio di quanto conosca se stesso, cammina e si arrampica per i sentieri con più sicurezza di molti ragazzi di città. Ed è proprio tra quei monti, sulle Dolomiti, che, durante una passeggiata sul Picco del Diavolo con la sua nuova amica Chiara, la storia di Lucio si intreccia a quella di un aquilotto, Zefiro, rapito da bracconieri senza scrupoli. Tutto sembra perduto, ma la Montagna freme di vita e indizi, e potrebbe rivelare la verità a chi, come Lucio, la sa ascoltare…
Un romanzo da sentire con tutti i sensi, un’opportunità unica di intuire quei messaggi della natura che spesso rimangono segreti, e che accende la consapevolezza di quanto sia ricca la diversa normalità di chi non vede con gli occhi. Un’esperienza da vivere spiegando le ali. Età di lettura: dai 10 anni.
Libro realizzato in collaborazione col C.A.I. - Club Alpino Italiano


Ci sono momenti della vita in cui l'unica cosa di cui avrei bisogno è una vacanza in montagna. Passeggiare tra i boschi, ascoltare il canto degli uccelli, immergere le mani nei fiumi e assaporare l'odore degli alberi, vedere i suoi colori... Tutto questo mi fa rinascere e in qualche modo mi sento sempre rigenerata. Il problema è quando fuggire dalla città per andare in montagna non è possibile. È in questi casi che so di potermi rifuguare tra le pagine di un libro di Giuseppe Festa. In qualche modo riesce sempre a farmi sentire un po' di quella montagna lontana in cui non posso essere al momento. Ed è per questo motivo che aspetto con ansia ogni nuova uscita.
"Cento passi per volare" è il primo libro di una nuova collana editoriale della Salani Editore, "I caprioli", in collaborazione con il Centro Alpino Italiano.
In fondo leggere un libro è quasi come salire una montagna. Pagina dopo pagina, passo dopo passo, si compie un percorso che ti promette avventure, emozioni e conoscenze, e più ti addentri nella storia più ne vieni coinvolto e non vedi l'ora di scoprire cosa c'è in fondo. È così anche quando sali una montagna (...) Man mano che sali la vista si amplia sempre più e sulla vetta abbracci l'intero orizzonte. Ti prende un senso di appagamento, senti che ti sei arricchito di un'esperienza che rimarrà per sempre un tuo patrimonio. È simile alla sensazione di quando alla parola fine chiudi la copertina del libro che hai letto: in quel momento rivolgi il tuo sguardo interiore sulla storia che hai concluso e senti che ti sei arricchito di emozioni e di sapere.
E mai parole furono più azzeccate di questo piccolo libro che in poche pagine tratta importanti tematiche, utili soprattutto ai giovani ragazzi che di montagna conoscono poco. La storia di Lucio, un ragazzo non vedente si intreccia a quella del piccolo Zefiro un cucciolo di aquila sotto mira da due bracconieri senza scrupoli. Entrambi dovranno imparare a volare e la loro crescita sarà di esempio per gli altri. La storia di Lucio è una storia dolce e commuovente. Pur non vedendo il giovane ragazzo di appena quattordici anni non si perde d'animo e con il suo entusiasmo e il suo impegno ci insegna a
non dare niente per scontato ma anzi ad apprezzare ogni momento che viviamo, ogni colore che vediamo, ogni sensazione che proviamo. Giuseppe Festa ci fa assaporare la montagna in un modo tutto nuovo, dandoci la sensazione di essere lì. Ci priva della vista per donarci qualcosa di più profondo, un'esperienza che va oltre questa lettura e ci fa capire quanto è importante il mondo oltre le apparenze. Quella che viene vista come una disabilità, per Lucio diventa un punto di forza e dimostra quanto ogni ostacolo possa diventare il gradino verso la felicità e il successo. Anche la storia di Zefiro mi ha toccato molto, ho sofferto e sperato per lui e adesso so che per affrontare il mondo abbiamo bisogno di affidarci agli amici ma anche avere il coraggio di prendere il volo.
Cento passi per volare è una storia breve, semplice, dolce, ma che racchiude in sé la potenza di un messaggio profondo e un insegnamento che va oltre questa storia. Un libro per i piccoli ma che è piacevole a tutte le età e leggerò sicuramente a mio nipote per spiegargli che vedere non è scontato e che la montagna è un'insegnante dura ma i suoi insegnamenti rimangono per la vita.
Consapevole delle emozioni, ma anche dei rischi; della bellezza, ma anche del rispetto dell'ambiente; dell'opportunità di nuovi incontri e amicizie, ma anche del senso di responsabilità. In questo modo potrai anche compiere un percorso di crescita personale.
Solo conoscendo le montagne potrai viverle con sicurezza e ‘riconquistarle', quasi ripercorrendo le orme dei primi esploratori. Non riceverai solo emozioni, perché la natura alpina è come un grande libro aperto e se saprai leggerlo ti arricchirai di innumerevoli saperi.

E voi che ne pensate? Lo avete letto?

2 commenti:

  1. Bella iniziativa quella di Salani: unirsi al Centro Alpino Italiano ed educare i ragazzi alla montagna.

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    1. Si è una bellissima iniziativa! E il libro di Giuseppe Festa merita tantissimo!

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