Finalmente è arrivato in libreria l'ultimo libro di Giuseppe Festa e io non potevo lasciarmelo sfuggire, a maggior ragione perché parla dei lupi! È un libro che ho letteralmente divorato in un pomeriggio!
Trama Ruscelli dipinti d’argento dalla luna, nastri di profumi colorati tesi sui prati, sagome di cervi come macchie di buio su una tela d’ombra. E un’oscura minaccia oltre il confine. Questo è il mondo di Rio, un lupo dei Monti Sibillini. A lui è affidata la sopravvivenza del suo branco piegato dalla fame e dalla scarsità di nuove nascite, costretto ad affrontare un lungo viaggio nei meandri di una natura da scoprire e difendere, nell’eterno conflitto con un nemico che ora ha le fattezze di un branco antagonista, ora quelle dell’uomo e dei suoi cani. L’entrata in scena di Greta e Lorenzo, due giovani ricercatori, darà il via a una catena di eventi imprevedibili.
Tra le meraviglie della natura selvaggia e le insidie del mondo degli uomini, l’emozionante viaggio di un branco alla ricerca della libertà. Una trama che si trasforma in un sorprendente gioco di specchi, dove ogni lettore ha la possibilità di osservare la natura degli animali e la società degli uomini dal punto di vista dei lupi. Una storia che diventa metafora della condizione umana, tra conflitti e amicizia, istinto e ragione, pregiudizi e accettazione del diverso. ‘Chissà se anche gli uomini pregano’ si chiede a un tratto Lama, una femmina del branco, contemplando la luna. Perché i lupi pregano.
In questi giorni mi sono presa l’influenza, quindi la forzata segregazione mi ha permesso di buttarmi su una lettura che ho atteso per lungo tempo con fervida impazienza: ovvero “La luna è dei lupi” di Giuseppe Festa. Ho appena finito di leggerlo e… mi sento ancora frastornata dalla miriade di emozioni che mi ha trasmesso. È sempre difficile parlare di un libro che abbiamo amato.
Ormai dovrete sapere quanto apprezzo questo autore, dopo Il passaggio dell’orso e l’ombra del gattopardo, si arriva a parlare di lupi, animali che amo molto e a cui sono molto legata. Le aspettative sono sempre alte, ma non vengono mai deluse. Nonostante le tematiche siano sempre rivolte alla natura e a messaggi di ecologia e rispetto per gli animali, stavolta il libro prende una strada nuova.
Non siamo più nel Parco Nazionale D’Abruzzo e non sono più i giovani volontari a guidare le avventure, ma ci spostiamo sui Monti Sibillini, guidati da un branco di lupi. Sarà infatti attraverso i loro occhi che potremo assaporare la vita selvaggia in queste meravigliose terre, accompagnati dalla sapienza e l’intraprendenza di due ragazzi: Lorenzo e Greta. Lorenzo è un tesista impegnato in una ricerca sul campo, mentre Greta è una volontaria che lo affiancherà e che trasformerà questa bellissima esperienza, in una lezione di vita per entrambi. Sarà per loro un insegnamento fondamentale, che supererà le barriere dei pregiudizi, delle paure e del distacco scientifico.
Ma quelli che hanno catturato il mio cuore sono i lupi. Rio, Lama, Gemma, Falco, Brugo, Selva, Alba ma anche Grigio, Ambro e Scuro. Ognuno di loro ha un posto speciale e mi ha insegnato qualcosa. Mi sono sentita parte della loro famiglia, una del branco. E adesso non riesco a non immaginarmeli a passeggiare tra i monti, sotto la loro amata Luna che li protegge da lassù. Li sento ululare nei miei pensieri e vorrei solo ululare con loro, omaggiare la Madre che regola le leggi a volte severe della natura.
Rio, che con il suo branco dovrà trovare la strada per raggiungere la libertà, senza casa, in lotta contro i mali dell’uomo, dovrà fare affidamento ad ogni risorsa possibile per capire la legge della natura e salvare la sua famiglia. Quando gli equilibri naturali vengono meno, ogni giorno diventa una lotta alla sopravvivenza, e la stupidità degli uomini spesso mette a repentaglio ogni cosa.
I libri di Giuseppe Festa sono magici. Nella loro semplicità di trama, racchiudono la potenza di una memoria ancestrale, risvegliando un ricordo dell’anima, quasi un richiamo della natura selvaggia di cui facciamo parte, ma che abbiamo dimenticato.
Possiamo ritrovare noi stessi dentro le sue parole, ci rende parte di un tutto che è altro non è che la vita stessa, la vera vita, quella che va oltre una società costruita e illusoria. Possiamo respirare la verità di un mondo a cui nel nostro profondo io aneliamo. Una libertà che ci è stata preclusa e di cui ci è stato insegnato ad aver paura, sebbene il suo richiamo sia impossibile da dimenticare.
Quando leggo i suoi libri io mi sento bene. Mi sento tornare a casa e non posso fare a meno che sentire il cuore in subbuglio dal desiderio di correre nei boschi insieme ai lupi, ballare sotto la luna e tuffarmi in un fiume limpido.
Non posso non amare una storia che parla dritta alla mia anima sopita. Con maestria e semplicità, Giuseppe ci trasporta in un mondo reale e a tratti duro, ma lo fa con dolcezza. Ci ritroviamo così a trattenere il fiato per tutto il libro perché la vita non permette mai un attimo di tregua, ma è sempre una continua sorpresa inarrestabile. Persino nei punti più difficili e sofferti, si riesce ad affrontare il ciclo infinito della vita con la stessa filosofia dei lupi, senza lasciarci andare a pensieri umani.
Ma è proprio nei momenti in cui l’umano e il selvaggio si incontrano che ho sperimentato le emozioni più grandi e a tratti dolorose. Perché questa storia parla di me, di tutti noi. E queste emozioni che ululano nel mio petto non potranno più essere sopite.
Questo libro è un dono, e per chi ha l’animo libero e sente ancora il dolce richiamo della natura, sarà un viaggio che non dimenticherà mai. Mi auguro che sia un primo piccolo passo affinché gli esseri umani imparino dai propri errori e tornino ad amare e vivere in armonia con la natura. Sono felice che abbia trattato l’argomento dei lupi, troppo spesso ingiustamente giudicati, accusati, vittime di pregiudizi sbagliati. Questa è una lezione fondamentale: impariamo a conoscere ciò che ci spaventa perché spesso l’unico vero pericolo siamo noi stessi. I lupi non sono pericolosi, anzi sono una salvezza per il nostro ecosistema e dovremmo tutti impegnarci per proteggerli con ogni mezzo.
Non posso che ringraziare Giuseppe Festa per l’instancabile lavoro meraviglioso che svolge. Con questo libro non solo ci ha donato una lettura spensierata, emozionante, profonda, avventurosa, ma ci lascia anche grandi insegnamenti e dolci riflessioni.
Sono sicura che questo libro piacerebbe anche ai lupi. Ed io rimango qua, davanti a questo libro meraviglioso, commossa ma con un sorriso di speranza, amore e vita.
COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
TEMATICHE: Natura, Lupi
DELLO STESSO AUTORE: "Il Passaggio dell'Orso" e "L'ombra del gattopardo"
CONSIGLIATO A: Tutti coloro che sono sensibili ai temi ambientali
Voi lo avete letto? Che ne pensate?
Lo sto leggendo ci sta. Sono felice che rio sia il nuovo capo perché grigio mi stava un po' sulle noci.
RispondiEliminaAnch'io l'ho letto e ho ritrovato nelle parole di questa recensione tutte le parole che non sono stata capace di scrivere o, forse, di pensare, perchè sono state le emozioni che hanno prevalso nella lettura. Ottima recensione per un libro indimenticabile!
RispondiEliminaIo devo presentarlo ai miei compagni e mi lascia sempre senza parole quando leggo mi fa venire i brividi comunque questo libro e fantastico sopratutto il finale molto interessante non riesci più a toglier lo sguardo gli occhi sono puntati
RispondiEliminasolo sulla libro
Io devo presentarlo ai miei compagni e mi lascia sempre senza parole quando leggo mi fa venire i brividi comunque questo libro e fantastico sopratutto il finale molto interessante non riesci più a toglier lo sguardo gli occhi sono puntati
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