15 maggio 2014

# recensioni

Recensione "L'ombra del gattopardo" di Giuseppe Festa

Dopo la lettura de Il Passaggio dell'Orso (potete leggere la recensione QUI), mi è rimasta la voglia di un'altra lettura simile, così bella e profonda nella sua semplicità. Così quando ho saputo che Giuseppe Festa stava per pubblicare un secondo libro ho saltato di gioia! Dopo una trepidante attesa, finalmente è arrivato nelle mie mani e oggi lo recensisco per voi.

Titolo: L'ombra del gattopardo
Autore: 
Giuseppe Festa
Editore: Salani
Pagine: 210
Prezzo: 14,90 €
Data di uscita: 15 maggio 2014

voto:
Trama: Una creatura misteriosa si aggira nel cuore degli Appennini. Antichi racconti narrano di un felino che da sempre abita le foreste più impenetrabili, un animale leggendario chiamato ‘gattopardo’. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo le tracce si moltiplicano: animali uccisi, orme, un mantello maculato tra le ombre del bosco. Il guardaparco Sandro Di Ianni riceve l’incarico di indagare e inizia così un’avventura che lo porta a esplorare oscure zone d’ombra, fuori e dentro di sé. Cinque ragazzi giovani e inesperti, volontari al Parco, vengono coinvolti nell’intricato caso, che renderà la loro esperienza ancora più indimenticabile.
Con il suo stile inconfondibile, Giuseppe Festa ci conduce in un viaggio emozionante, dalle maestose foreste d’Abruzzo alla sconfinata taiga finlandese, alla scoperta di una natura da vivere e rispettare. Una natura della quale il gattopardo è mistero e leggenda, beni preziosi in un’epoca in cui tutto finisce sotto i riflettori, mortificando l’immaginazione e il fascino per l’ignoto.

 RECENSIONE: Il richiamo verso la natura, il selvaggio e l'infinito, è intrinseco alla natura umana per cui vivere in un ambiente chiuso, sporco, confusionario, rumoroso e cementato della città porta gli individui a uno stato di malessere che sfocia in conseguenze disastrose. Non tutti hanno la fortuna di vivere in campagna o di poter fare spesso passeggiate tra i boschi e questo spesso fa dimenticare la nostra vera natura e smettiamo di sentire quel richiamo solo perché non sappiamo da dove proviene.
In queste nostre vite ci sono momenti, esperienze ed emozioni che ci cambiano profondamente, che aprono il nostro cuore e la nostra anima, ci illuminano in qualche modo e ritroviamo noi stessi. Così l'incontro inaspettato di persone sconosciute con cui ci troviamo a condividere lo spirito della natura e avventure inaspettate, può portarci a creare un legame unico e a tornare cambiati nel profondo. Come Tommaso, Arianna, Salvo, Maria e Bastiano, cinque giovani volontari del Parco Nazionale D'Abruzzo tanto diversi tra loro ma decisi a vivere questa avventura estiva. Durante la loro permanenza, strani attacchi al bestiame dei contadini della zona allarmano i guardaparco. I segni sono inequivocabili: solamente un grosso felino può aver causato quelle morti, ma com'è possibile se nel Parco non esistono grandi felini? Quale creatura potrebbe essere e come fa ad nascondersi, vivere e riprodursi senza essere mai stata notata?
Da un misterioso passato riaffiorano indizi su un animale leggendario: il gattopardo o lupo cerviero. Alcuni avvistamenti e racconti di testimoni sembrano raccontare una storia quasi obliata, in cui il mito diventa realtà, una realtà pronta a sconvolgere le certezze storiche e scientifiche. Salvo e Cesidio vengono chiamati a far luce su questo mistero, un'indagine per scoprire la verità e trovare questo animale mitologico che forse potrebbe esistere davvero.
Le storie dei vari personaggi si intrecciano arrivando a viaggiare fino in Finlandia. Tra una passeggiata e un racconto, veniamo risucchiati in un vortice di emozioni in cui è impossibile frenarsi dal proseguire questa avvincente avventura dal sapore quasi magico.
Questo libro, che è ambientato diversi anni prima rispetto a "Il passaggio dell'orso" e che quindi si ritrovano molti cari personaggi, è stato come una cura dell'anima per me. Ritrovarmi di nuovo nel Parco con vecchi e nuovi amici è un'esperienza profonda e speciale che ti rimane nel cuore e riesce a donare pace al cuore ed energia allo spirito. Ormai mi sento tra amici, sono molto affezionata a Sandro, Pasquale, Cesidio, Graziano e tutti gli altri. È come se li avessi conosciuti davvero e l'unico grande desiderio che mi è rimasto è riuscire a vivere anche dal vivo un'esperienza nel Parco come volontaria. Desidero fare del mio meglio e attivarmi per poter fare qualcosa anche io per la natura. Pur mantenendo lo stesso stile e la semplicità del primo libro, questo è ancora più ricercato e ben costruito, nonostante io ami di più gli orsi e quindi la storia dell'orso ha un posto speciale nel mio cuore, questo libro forse mostra ancora meglio il talento di Giuseppe Festa nel plasmare un'avventura naturalistica e spirituale, di amicizia e libertà. Mi sono ritrovata in ogni parola, in quel susseguirsi di eventi ed emozioni che in qualche modo hanno fatto parte della mia vita. Ciò che insegna questo libro non è uno statico pensiero, ma un'attiva esperienza diretta. La capacità di Festa di farci immergere in un mondo selvaggio eppure più umano del nostro è unica e a me mancano già quei boschi, gli animali, la dura legge della natura pronta a darci costantemente una nuova lezione e a farci conoscere meglio noi stessi e inoltre loro, i protagonisti che mi hanno accompagnato in questa nuova avventura.
Non mi resta che sperare di poter leggere al più presto una nuova avventura di Sandro, Cesidio e i volontari del Parco. E magari un giorno potrò raccontarvi la mia... Questa è una lettura bellissima per tutte le età, profonda, sincera e vera. La consiglio a tutti e chi ha l'animo pronto ad accogliere i doni che ha da dare, riuscirà a percepire una nuova consapevolezza, sentirà il fuoco del selvaggio risvegliarsi in lui e l'emozione esplodere nel cuore per ogni pagina.
Non potevo essere più felice e soddisfatta. Una lettura che ha superato le mie già alte aspettative. Spero di avere anche da voi un parere su questa lettura, io non posso dire molto perché credo che sia meraviglioso lasciare a voi la gioia della scoperta.
«Come spesso accade, le etichette che ti affibbiano da ragazzo dicono di te solo quel poco che vedono gli altri. Il resto del tuo mondo, sei tu a doverlo raccontare.»


COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
PER CHI: ha voglia di immergersi nella natura imparando a rispettarla ed amarla così com'è
COLORE: argento
CLIMA E AMBIENTE: un pomeriggio nei boschi

Voi lo avete letto? Che ne pensate?

1 commento:

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