Oggi vi lascio la recensione di "Lisa Verdi e il ciondolo elfico" primo libro di M.P. Black, autrice che ho intervistato poco tempo fa sul blog. Era ciò che ho scritto all'autrice stessa (eliminando alcune parti per non fare spoiler) e siccome su anobii è la recensione più votata ho pensato di lasciarla anche a voi, nonostante io non la trovi molto carina ed è forse la prima che ho fatto anni fa.
Titolo: Lisa Verdi e il ciondolo elfico
Autore: M.P. Black
Editore: 0111
Collana: Gli inediti fantasy
Pagine: 280
Prezzo: € 15,10
Trama: Lisa è una sedicenne che vive le emozioni, le gioie ed i turbamenti tipici della sua età. La sua vita, tranquilla e spensierata, verrà stravolta quando la zia le rivelerà la sua vera identità e la costringerà a varcare la Porta di Passaggio per il Regno Elfico. In questo nuovo mondo, in cui ogni cosa é capovolta e ricca di mistero, apprenderà di essere la Prescelta, designata da un’antica Profezia per annientare una volta per tutte il potere del Nero Signore degli Elfi e del Generale Guglielmo. Verrà accompagnata in questa inevitabile missione dal suo amato Paolo e dagli amici Gianni e Matilde e scoprirà, suo malgrado, che il lupo cattivo non vive solo nei boschi, ma spesso anche in casa. |
VOTO:
RECENSIONE: Lisa Verdi è una ragazza normale di 16 anni che ha perso la madre da piccola e per questo vive con la zia, finché un giorno non scopre di essere in realtà la principessa degli elfi e di essere la protagonista di una profezia che dovrà compiere per salvare il suo popolo e la sua famiglia.
Nonostante sia abbastanza banale come trama e avrebbe bisogno di un buon editing e riscrittura per renderlo al meglio, la storia mi ha lasciata una sensazione molto piacevole e mi rimarrà comunque un bel ricordo. Può sembrare poco, ma credo invece che sia una delle cose più importanti per un libro.
La storia si legge in fretta e si sente che è molto moderna. Credo sia un libro adatto a ragazzi di 9-13 anni non di più, nonostante l'autrice l'abbia pensato e scritto per ragazzi di 16 anni.
Ho cominciato il libro con entusiasmo e subito sono rimasta allibita dal comportamento dei personaggi. Dovrebbero essere ragazzi di 16 anni, ma dal comportamento si comportano da ragazzini infantili di massimo 12 anni.
A volte i personaggi si comportano in modo assurdo, infantile, arrogante, irrazionale, odioso. E non ne capisco il motivo. In alcune situazioni esagerano e poi all'improvviso si fermano e lasciano perdere proprio quando non dovrebbero perché così prosegue la storia per come è stata creata dall'autrice.
La cosa più assurda è il modo eccessivamente superficiale in cui Lisa afferma di amare Paolo. Posso capire che si conoscono da una vita, però dal non volerlo ad amarlo alla follia solo per aver parlato con la madre e la zia che le consigliano di fidanzarsi con lui, mi sembra eccessivo. I cambiamenti dei sentimenti non li ho sentiti davvero, li ho solo seguiti, erano detti, non mostrati.
Ci sono alcune terribili ripetizioni che rendono la lettura più lenta come il continuo ripetersi di "una volta per tutte", "ora basta", "mi distolse da quei pensieri", ecc... Le stesse parole/frasi si ripetono così tante volte che mi ha mandata in crisi!
La profezia è troppo chiara. Già il fatto che partire con una profezia è rischioso, perché ci sono centinaia di libri di questo tipo e sono cose viste e riviste. Però l'idea non era male... L'unica cosa è che in una profezia mi aspetto qualcosa di più ambiguo, mentre la profezia di Lisa Verdi è fin troppo chiara e lascia leggermente delusi. Viene detto esattamente cosa succederà e siccome è una profezia positiva non si capisce perché tutti si mettono in mezzo e dopo aver fatto di tutto per far in modo che si avveri, si ritrovano a tentare di rimandare la possibile realizzazione della profezia.
Gli elfi. Per me è stato un trauma veder trasformare ciò che doveva essere un popolo antico legato alla natura e all'origine del mondo in un modo così fantascientifico, però posso darle merito di un'innovazione.
Allo stesso tempo però devo dire che a volte sembrava che l'autrice avesse le smanie di essere originale riuscendoci nella maniera sbagliata. Mi sono chiesta, visto che si parla di alieni, perché ha usato un mondo parallelo invece di andare semplicemente su un altro pianeta. Inoltre lo scambio dei colori naturali può essere carino, ma le stravaganze di un popolo diverso si uniscono a delle tradizioni troppo umane e cristiane. Sembrano elfi/alieni cristiani che giocano a D&D.
Più che altro non capisco perché per nominare il generale viene usato un metodo medievale o perché per il funerale si usa il rito cattolico (so che non c'era un prete, ma la prassi era la stessa) e si usano abiti neri del lutto come per i cristiani. Da qui ho capito che non aveva lavorato sull'ambientazione e in una storia fantasy secondo me è fondamentale avere un minimo di idee sugli usi e i costumi. Sembra che l'autrice abbia lavorato solo sulle cose che le facevano comodo mentre per il resto ha usato il tuo background culturale senza farsi problemi. Che peccato!
Inoltre non capisco perché usano frecce normali insieme a pistole laser, non ne viene spiegato il motivo.
Il prologo serve a poco alla fine dei fatti. Si capisce solo che gli elfi non sono altro che mezzi alieni e mezzi umani, ma questo non serve a niente ai fini della storia a mio parere perché rimane fine a sé stesso. Capisco il motivo per cui l'ha messo, ma a me non ha convinta.
I cattivi. Non hanno spessore, sono i classici cattivi perché si e basta. Non si capisce per quale motivo vogliano distruggere la stirpe di Lisa, viene detto che vogliono conquistare il trono, ma questa motivazione da sola non regge. Inoltre la cosa più assurda è che non si capisce il perché i cattivo odia la protagonista. Non si capisce, non lo spiega e senza spiegazioni non ha senso. Alcune affermazioni rimangono senza spiegazione e mi auguro che verranno approfondite nei libri successivi anche se ne dubito. Senza motivazioni il cattivo e la sua storia diventa banale, piatto, noioso e inverosimile.
Le reazioni e le parole di tutti i personaggi a mio parere non hanno logica.
I misteri... Il libro è tutta una serie di domande senza risposte e tentativi di nascondere la verità una dietro l'altra con alternanze interminabili di sfuriate e pianti...
Insomma... ci sono in tutto il libro una serie di discorsi e azioni che lasciano perplessi e che non se ne capisce il motivo, ma nell'ultima parte del libro batte ogni record... è pieno di azioni inspiegabili e discorsi inverosimili.
Senza contare che il momento culminante della storia non viene descritto. Si salta direttamente alla fine.
Sul momento mi stava infastidendo il finale, ma dopo ho trovato ottima lascelta originale della fine e l'epilogo, che mi aspettavo, è favoloso!
Un ottimo modo per finire il libro ed invogliare a leggere il secondo.
La cosa che ho apprezzato di più è l'ambientazione italiana della vicenda con nomi italiani. Finalmente! Per il resto la base buona c'è, ma si vede che è il primo libro e c'è molto lavoro da fare per migliorare. Peccato perché poteva essere una storia davvero bella anche se classica e semplice.
Nonostante sia abbastanza banale come trama e avrebbe bisogno di un buon editing e riscrittura per renderlo al meglio, la storia mi ha lasciata una sensazione molto piacevole e mi rimarrà comunque un bel ricordo. Può sembrare poco, ma credo invece che sia una delle cose più importanti per un libro.
La storia si legge in fretta e si sente che è molto moderna. Credo sia un libro adatto a ragazzi di 9-13 anni non di più, nonostante l'autrice l'abbia pensato e scritto per ragazzi di 16 anni.
Ho cominciato il libro con entusiasmo e subito sono rimasta allibita dal comportamento dei personaggi. Dovrebbero essere ragazzi di 16 anni, ma dal comportamento si comportano da ragazzini infantili di massimo 12 anni.
A volte i personaggi si comportano in modo assurdo, infantile, arrogante, irrazionale, odioso. E non ne capisco il motivo. In alcune situazioni esagerano e poi all'improvviso si fermano e lasciano perdere proprio quando non dovrebbero perché così prosegue la storia per come è stata creata dall'autrice.
La cosa più assurda è il modo eccessivamente superficiale in cui Lisa afferma di amare Paolo. Posso capire che si conoscono da una vita, però dal non volerlo ad amarlo alla follia solo per aver parlato con la madre e la zia che le consigliano di fidanzarsi con lui, mi sembra eccessivo. I cambiamenti dei sentimenti non li ho sentiti davvero, li ho solo seguiti, erano detti, non mostrati.
Ci sono alcune terribili ripetizioni che rendono la lettura più lenta come il continuo ripetersi di "una volta per tutte", "ora basta", "mi distolse da quei pensieri", ecc... Le stesse parole/frasi si ripetono così tante volte che mi ha mandata in crisi!
La profezia è troppo chiara. Già il fatto che partire con una profezia è rischioso, perché ci sono centinaia di libri di questo tipo e sono cose viste e riviste. Però l'idea non era male... L'unica cosa è che in una profezia mi aspetto qualcosa di più ambiguo, mentre la profezia di Lisa Verdi è fin troppo chiara e lascia leggermente delusi. Viene detto esattamente cosa succederà e siccome è una profezia positiva non si capisce perché tutti si mettono in mezzo e dopo aver fatto di tutto per far in modo che si avveri, si ritrovano a tentare di rimandare la possibile realizzazione della profezia.
Gli elfi. Per me è stato un trauma veder trasformare ciò che doveva essere un popolo antico legato alla natura e all'origine del mondo in un modo così fantascientifico, però posso darle merito di un'innovazione.
Allo stesso tempo però devo dire che a volte sembrava che l'autrice avesse le smanie di essere originale riuscendoci nella maniera sbagliata. Mi sono chiesta, visto che si parla di alieni, perché ha usato un mondo parallelo invece di andare semplicemente su un altro pianeta. Inoltre lo scambio dei colori naturali può essere carino, ma le stravaganze di un popolo diverso si uniscono a delle tradizioni troppo umane e cristiane. Sembrano elfi/alieni cristiani che giocano a D&D.
Più che altro non capisco perché per nominare il generale viene usato un metodo medievale o perché per il funerale si usa il rito cattolico (so che non c'era un prete, ma la prassi era la stessa) e si usano abiti neri del lutto come per i cristiani. Da qui ho capito che non aveva lavorato sull'ambientazione e in una storia fantasy secondo me è fondamentale avere un minimo di idee sugli usi e i costumi. Sembra che l'autrice abbia lavorato solo sulle cose che le facevano comodo mentre per il resto ha usato il tuo background culturale senza farsi problemi. Che peccato!
Inoltre non capisco perché usano frecce normali insieme a pistole laser, non ne viene spiegato il motivo.
Il prologo serve a poco alla fine dei fatti. Si capisce solo che gli elfi non sono altro che mezzi alieni e mezzi umani, ma questo non serve a niente ai fini della storia a mio parere perché rimane fine a sé stesso. Capisco il motivo per cui l'ha messo, ma a me non ha convinta.
I cattivi. Non hanno spessore, sono i classici cattivi perché si e basta. Non si capisce per quale motivo vogliano distruggere la stirpe di Lisa, viene detto che vogliono conquistare il trono, ma questa motivazione da sola non regge. Inoltre la cosa più assurda è che non si capisce il perché i cattivo odia la protagonista. Non si capisce, non lo spiega e senza spiegazioni non ha senso. Alcune affermazioni rimangono senza spiegazione e mi auguro che verranno approfondite nei libri successivi anche se ne dubito. Senza motivazioni il cattivo e la sua storia diventa banale, piatto, noioso e inverosimile.
Le reazioni e le parole di tutti i personaggi a mio parere non hanno logica.
I misteri... Il libro è tutta una serie di domande senza risposte e tentativi di nascondere la verità una dietro l'altra con alternanze interminabili di sfuriate e pianti...
Insomma... ci sono in tutto il libro una serie di discorsi e azioni che lasciano perplessi e che non se ne capisce il motivo, ma nell'ultima parte del libro batte ogni record... è pieno di azioni inspiegabili e discorsi inverosimili.
Senza contare che il momento culminante della storia non viene descritto. Si salta direttamente alla fine.
Sul momento mi stava infastidendo il finale, ma dopo ho trovato ottima lascelta originale della fine e l'epilogo, che mi aspettavo, è favoloso!
Un ottimo modo per finire il libro ed invogliare a leggere il secondo.
La cosa che ho apprezzato di più è l'ambientazione italiana della vicenda con nomi italiani. Finalmente! Per il resto la base buona c'è, ma si vede che è il primo libro e c'è molto lavoro da fare per migliorare. Peccato perché poteva essere una storia davvero bella anche se classica e semplice.
COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
UMORE: leggero
COLORE: azzurro chiaro
CLIMA E AMBIENTE: in un parco una mattina estiva
Voi lo avete letto? Che ne pensate?
Sembra interessante...
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