12 marzo 2014

# recensioni

Recensione "Il Sole di Alur. Il Custode del Tramonto" di Alessandro Fusco

Tra poco uscirà il terzo libro della saga fantasy di Alessandro Fusco, "Il Sole di Alur" e per questo motivo ho deciso di leggere subito il secondo per poter proseguire il prima possibile questa storia. Avevo buone aspettative su questo secondo volume, alcune soddisfatte altre meno, in generale mi è piaciuto anche se non mi ha ancora conquistata quanto speravo.

Titolo: Il Sole di Alur. Il Custode del Tramonto
Autore: 
Alessandro Fusco
Editore: Il Ciliegio
Pagine: 312
Prezzo: 18,00 €
Data di uscita: 2012
voto: 
Trama: La scomparsa del mago Beldimion da Helthor sembra lasciare il giovane Térion nuovamente in pericolo, ma il ragazzo ha ormai appreso ad affrontare con coraggio ogni prova e, con l’aiuto del cavaliere Elvigg Frangiscudo e dell’amico Shandor, è pronto a partire per un nuovo viaggio. Questa volta però ad attenderlo non è una nuova rivelazione sul suo destino, ma la scoperta della natura della razza umana che, giorno dopo giorno, appare sempre più abbandonata a se stessa, lontana dalla parola e dal favore di Hérion. E quando gli dei sembrano voltare lo sguardo al mondo, dalle sue viscere risorge un’antica minaccia, il cui avvento è atteso e ordito da quell’umanità che, corrotta e inconsapevole, ha nutrito il cuore del Custode del Tramonto.



 RECENSIONE: Scrivere fantasy epici e ben costruiti non è facile e Alessandro Fusco lo sa, eppure si è impegnato anima e corpo in questa saga di cinque libri e devo dire che le sue fatiche sono state ricompensate da un ottimo successo in rete. Un successo che sta ottenendo con un costante e ammirevole impegno. Dopo il primo libro in cui conoscevamo Terion, il giovane protagonista e insieme a lui ci avvicinavamo in un mondo nuovo e sconosciuto, con il secondo la trama comincia ad infittirsi e i giochi di potere prendono il via tra avventure marine e battaglie magiche.
Sapevo che la storia avrebbe preso una nuova piega e nuove rivelazioni avrebbero dato il via a una serie di conseguenze inesorabili e inarrestabili, ma non immaginavo che fitto lavoro politico avrebbe costruito dietro a tutto ciò.
Si vede che per questo secondo volume, Alessandro ha lavorato molto per creare un mondo vasto e completo, pieno di popoli, città, leggi, costumi e ordini religioni, ma anche di magia e mistero. Non è facile giostrarsi in un mondo così intricato eppure l'autore è riuscito a non cedere mai e mantenere salda questa solida base costruendo un intero mondo con la sua storia. Non è un mondo fine a sé stesso, ma è approfondito. Questo forse è il suo più grande pregio. Purtroppo però questo pregio nasconde l'altra faccia della medaglia, ovvero la difficile gestione di tutte queste informazioni per il lettore. Un fantasy senza un passato o una buona ambientazione non può esistere e fin qui Fusco ha dato prova di essere un abile creatore, ma proprio per questa mole di lavoro c'è il rischio di perdere le redini e lasciare il lettore confuso tra i molti nomi di personaggi e storie intrecciate. Come i lettori del genere sapranno, questo capita spesso a molti dei classici del fantasy epico, però è un grosso rischio perché fa perdere la concentrazione e rallenta l'immedesimazione, così che i lettori non possano godere fino in fondo della storia a causa della poca conoscenza del mondo in cui è ambientata.
In questo secondo volume è stato possibile sentire più vivi i personaggi e seguire i loro pensieri, ma anche in questo libro è l'avventura a governare il testo.
Ho avuto spesso l'impressione di fretta, come se fosse tutto accelerato e non avessi il tempo di ambientarmi o cominciare a capire meglio la situazione prima che questa venisse stravolta. Sicuramente in questa lettura non ci si annoia mai perché non ci sono momenti morti o di attesa pacata, ma siamo sempre in tensione, come sul filo del rasoio, pronti alla risoluzione amara che attendiamo da un momento all'altro. La sensazione di aver aperto gli occhi in un mondo difficile, oscuro e pericoloso mi ha accompagnato per tutto il libro.
Insieme a Terion possiamo riflettere sulla natura dell'essere umano, sulla fede e sul potere che corrompe gli uomini bramosi ed egoisti. Ma ho apprezzato maggiormente l'idea della morte e della vita, capire quanto esse facciano parte del mondo, così come il bene e il male che altro non sono che due facce della stessa medaglia.
L'animo incorrotto di Terion si scontra con le alte sfere pronte solo a tramare piani corrotti per il bene del singolo, ma non mancherà l'amicizia di persone fidate a dare luce e speranza in un mondo in sfacelo.
Così Terion va avanti scoprendo la vita e i suoi turbamenti, mentre da un oscuro passato una minaccia antica e pericolosa si sta facendo avanti e con essa tutto il mondo verrà sconvolto.
Terion sarà in grado di affrontare ciò che gli dei hanno in serbo per lui? Come può capire cosa è giusto e cosa è sbagliato? La fede in Herion potrà aiutarlo a fare chiarezza?
Io posso solo attendere il terzo volume, fiduciosa di trovare le risposte che cerco e pronta ad affrontare con Terion e i suoi compagni, le nuove avventure di questa saga che è tutta da scoprire.


COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
PER CHI: ha voglia di un fantasy epico breve per ragazzi
COLORE: oro
QUANDO: un pomeriggio alla fine dell'inverno

Voi lo avete letto? Che ne pensate?

2 commenti:

  1. Mmm interessante! Bella recensione, ora non vedo l'ora di poter leggere anche questo secondo volume *___*

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    1. E io non vedo l'ora di sapere che ne pensi del secondo :D Ora sono in attesa del terzo ^^

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