09 luglio 2015

# recensioni

Recensione "Le anatre di Holden sanno dove andare" di Emilia Garuti

Avevo bisogno di una lettura giovane e leggera per questo inizio d'estate e l'ho trovata in questo piccolo romanzo semplice ma carino.

Titolo: Le anatre di Holden sanno dove andare
Autore:
Emilia Garuti
Editore: Giunti
Pagine: 145
Prezzo: 12,00 €
Data di uscita: aprile 2015

voto:
Trama: Una allergia diffusa verso l'ipocrisia degli adulti, a partire da quegli immaturi dei suoi genitori, l'orrore puro per gli happy end e le soluzioni preconfezionate e, soprattutto, una voglia matta di dare del filo da torcere a ''Denti L'Oréal'', la psicologa col muso da lucertola che mamma e papà pagano profumatamente per mettere un freno ai suoi colpi di testa. Questa è Will, per la precisione Willelmina, l'eroina irriverente e sognatrice di questo libro, che, come un lupo ferito, ha decisamente smarrito il branco. Nell'arco di un settembre nero che chiude l'ultima estate da liceale, mentre i suoi coetanei si fanno elettrizzare dalle mille luci della vita universitaria, Will si aggira senza meta come un'aliena su un pianeta sconosciuto. Unico scudo: l'ironia. E la musica, certo. E improvvisamente Matteo, il ragazzo strano e ''poco collaborativo'' della sala d'attesa, che la rincorre per mezza città nel tentativo di riportarla indietro. Che cosa vuol dire davvero essere giovani? E quanto costa l'autenticità?
A chi si è fermato e non sa dove andare, a chi si sente fuori sincrono, fragile, confuso e sbagliato. A chi è giovane adesso e a chi non lo è più, ma ha buona memoria. Tutti, almeno in una fase della vita, abbiamo potuto dire: io sono Will.


 RECENSIONE: L’estate è ufficialmente cominciata, le giornate sono più lunghe, è il periodo del caldo, del mare, del divertimento spensierato ed è proprio in questo momento di pausa che mi ritrovo a leggere “Le anatre di Holden sanno dove andare”. Mentre i maturandi si impegnano per l’ultimo sforzo degli esami di maturità per poi dover decidere del loro futuro, io torno con la mente a quei momenti di incertezza, dubbi, domande e ansia verso un ignoto domani che caratterizza l’adolescenza. Will, protagonista del romanzo, è una ragazza come tante altre che vive un periodo difficile. Non sa cosa fare della sua vita e il fatto che i suoi genitori insieme alla poco apprezzata psicologa la spingano forzatamente a fare una scelta, non aiuta. Will vuole solo che il tempo passi o che la sua vita svanisca per liberarla dall’opprimente obbligo di scegliere. La verità è che nemmeno lei sa cosa vuole nella vita e la paura di fare la scelta sbagliata frena ogni suo pensiero. Non ha molte amiche, i suoi genitori non sono un buon esempio di vita felice e la psicologa prende i suoi soldi inutilmente. Quindi cosa fare della sua vita?
Chi non si è mai sentito una volta nella vita come Will? Persa in un mondo che non ci appartiene in cui ci sentiamo degli estranei alla deriva e non vediamo nessun porto in cui approdare? L’autrice di questo libro è giovane e si sente perché riesce a cogliere in profondità i dubbi e le incertezze di un’età cruciale nella vita di ogni persona. È facile ritrovarsi nei pensieri di Will, grazie anche ad una buona dose di ironia con cui vengono affrontati temi spesso molto forti. È uno stile che mi ha catturata subito, una lettura leggera e veloce ma che sa toccare ricordi del passato su cui sorridere e riflettere (anche se alcune non le condivido). Altre cose invece non le ho apprezzate del tutto, molti temi forti sono tirati via o trattati con troppa leggerezza forse. La prima parte mi è piaciuta di più, almeno fino all’incontro con Matteo, un ragazzo particolare che sarà una chiave di svolta nella vita di Will. Ma è proprio questo a non avermi convinto, il cambiamento dopo l’incontro mi è sembrato troppo drastico, come se problemi così gravi potessero svanire con un soffio di vento. Da qui il seguito è abbastanza intuibile e un po’ banale e ci sono molte cose che non ho apprezzato. Peccato perché perde un po’ di quella nota di originalità che pensavo di aver trovato all’inizio. Comunque rimane una lettura piacevole e leggera se non vi aspettate troppo, adatta agli inizi dell’estate, una storia giovane e fresca. Mi ha lasciato l’amaro in bocca il piccolo colpo di scena finale, rende il tutto diverso e lascia il segno, ma personalmente l’avrei trovato migliore senza.

COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
PER CHI: ha voglia di una storia leggera e giovanile sulla paura di scegliere
COLORE: blu
CLIMA E AMBIENTE: un pomeriggio di giugno

Voi lo avete letto? Che ne pensate?

8 commenti:

  1. Lo tenevo d'occhio da un po', sono curiosa ma allo stesso tempo sono frenata dall'acquistarlo :\

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  2. Ho sentito parlare molto di questo libro. In pratica sono nella stessa situazione di Chris.

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  3. Davvero interessante! Mi piace! :)

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  4. Lo leggerò sicuramente, anche perché anche io sono un po' in difficoltà con le scelte sul futuro, infatti non so che università fare perché mi piacciono un sacco di cose ><

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  5. Il titolo sembra già molto interessante e dà una direzione alla lettura non troppo banale, forse. Ed è proprio vero, ci siamo passati tutti da quella fase, o ci siamo ancora...

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  6. Il titolo sembra già molto interessante e dà una direzione alla lettura non troppo banale, forse. Ed è proprio vero, ci siamo passati tutti da quella fase, o ci siamo ancora...

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  7. ciao
    buona domenica.
    Ho da poco vinto questo libro e devo dire che mi ispira molto.

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  8. Scrittura fresca e giovanile, (senza peli sulla lingua)... bello dal punto di vista di questa nuova generazione che si immedesima molto in esso. Devo dire che il finale lascia un po' di perplessità..

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