15 luglio 2013

# recensioni

Recensione "Il Segno del Destino" di Robin LaFevers

Questo libro, arrivato quasi inaspettatamente a casa mia, mi ha sorpreso e donato diverse ore piacevoli di lettura. Si è rivelato tutt'altro rispetto a ciò che mi aspettavo e ne sono felice, perché ero pronta ad un pessimo libro e una grande delusione e invece mi è piaciuto molto. Forse la scarsa aspettativa ha giocato a suo favore.

Titolo: Il Segno del Destino
Autore:
Robin LaFevers

Editore: Fanucci
Pagine: 455
Prezzo: 12,00 €
Data di uscita: maggio 2013

voto:
Trama: Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l'ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali. Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un'ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell'impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l'amore che preme nel suo cuore.

* * *

cover originale
 RECENSIONE: "Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?" chiederebbe Joker. Si dice che giacere con l'Ancella della Morte sia il miglior modo di morire, ma pochi conoscono i segreti che si nascondono nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore, dedite al culto dell'antico Dio della Morte, alleva le sue figlie a diventare delle spietate assassine per eseguire le sue volontà.
Così Ismae, segnata fin da bambina da un destino oscuro che la porta ad essere temuta ed odiata da suo padre, con una madre che ha tentato di abortire lasciandole per questo delle terribili cicatrici sulla schiena, viene data in sposa a un volgare e violento allevatore di maiali. Ma proprio nel momento peggiore della sua vita, in cui crede che tutto è perduto, viene salvata e portata ad un convento, dove scopre che il suo essere figlia del Dio della Morte non le ha donato solo tanta sofferenza, ma anche dei doni e una Missione.
Ismae vede in tutto questo un sogno, un riscatto ad anni di sofferenze e umiliazioni. Per questo non esita quando le viene proposto di diventare un'Ancella della Morte, un mezzo per servire il convento che l'ha accolta e mostrato la verità della sua condizione e sempre per questo non si pone domande o dubbi su ciò che le viene ordinato, ma lo segue con cieca fiducia e determinazione.
Ritrovandosi all'interno della Corte di Bretagna, un luogo di intrighi e complotti, i confini di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato diventano sempre più labili e si trova faccia a faccia con la realtà ambigua della vita.
La sua cieca dedizione non basta a chiuderle il cuore da ogni sentimento e a fianco di Gavriel Duval, di cui dovrebbe diffidare, comincia a sentire stretto il dovere verso il convento. Cosa è veramente importante? E quali segreti nasconde davvero la Morte? I dubbi si insinuano nel suo cuore, di pari passo con cui l'amore comincia a farsi strada nonostante tutto. Ismae dovrà imparare a distinguere ciò che è giusto da cosa e sbagliato e quanto queste distinzioni siano semplicemente due facce della stessa medaglia.

Ambientato in Bretagna verso la fine del 1400, "Il segno del destino" è un romanzo che cattura il lettore in una rete di intrighi a corte, tra merletti, veleni e armi nascoste in eleganti abiti. In un'epoca di grandi turbamenti e lotta per l'indipendenza, sarà proprio all'interno della corte di Anna di Bretagna, giovane duchessa di appena 11 anni, a decidere le sorti di un regno. La vicenda si basa su fatti storici, con personaggi realmente esistiti, in cui l'autrice ha voluto inserire degli elementi fantastici dosandoli però in maniera da renderli il più possibile plausibili, tanto che quasi non si notano, ma sono sufficienti per trascinarci in un'aria di mito e sogno.
Ispirandosi agli antichi culti celtici e alla leggenda delle ultime nove druidesse vissute in Bretagna, l'autrice ha creato un mondo segreto e magico, ma lasciando tutto velato a piccole dosi. Anche la storia d'amore rimane in disparte rispetto al resto della storia e cresce piano piano senza nessuno svenimento adolescienziale da parte della protagonista, cosa che ho apprezzato moltissimo.
Una storia che si trascina un intrigo dietro l'altro senza mai calare di interesse, ma dando sempre nuovi elementi che portano a una situazione sempre più difficile. L'autrice è riuscita ad essere il più possibile fedele alla verità storica, senza cambiare nessun importante avvenimento, ma aggiungendo semplicemente scelte narrative personali.
Nonostante sia una storia semplice e dedicata più agli intricati piani politici e ai segreti dei vari nobili che cospirano per i loro personali fini piuttosto che all'azione come si poteva presagire, ho trovato questa storia avvincente ed emozionante, forse perché era il tipo di storia che avevo bisogno di leggere in questo momento e che ha soddisfatto i miei desideri letterari. Ho apprezzato moltissimo i personaggi principali e anche un paio di personaggi secondari che non vedo l'ora di poter seguire e approfondire negli altri episodi della saga.
La determinazione di Gavriel Duval, il temerario Bestia e l'arrogante De Lornay, ma anche la coraggiosa Anne, la piccola Isabeu, la timida Annith, la misteriosa Sybella e naturalmente Ismae...
Rispetto a tutti i romanzi per giovani adulti di questi ultimi tempi, "Il segno del destino" è una boccata d'aria fresca, una nota positiva che mi ha entusiasmato. In particolare ho apprezzato moltissimo il finale autoconclusivo del libro nonostante sia parte di una saga. Mi è dispiaciuto per il finale, a mio parere troppo frettoloso che ha rovinato un po' la storia. Mi aspettavo qualcosa di più, molto di più, e invece nella parte in cui mi preparavo alle più grandi emozioni sono rimasta delusa dal trovare poche frasi riassunte.
In ogni caso rimane un'ottima lettura e non potrei essere più felice di averlo letto.
Se amate gli intrighi di corte, i romanzi storici con un tocco di antica e soffusa magia, unita ad antichi culti segreti ispirati ai cetli, in cui trovare una dolce storia d'amore senza sdolcinature, questo libro fa per voi.
Io sono in trepida attesa per il secondo. Speriamo che esca presto! Non vedo l'ora!

"Per quanto sia figlia della Morte e cammini nelle sue ombre oscure, qualche volta posso immergermi nella luce."

COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
UMORE: silenzioso
COLORE: nero
CLIMA E AMBIENTE: una sera d'estate

Voi lo avete letto? Che ne pensate?


2 commenti:

  1. Ho già questo libro in scaffale ma esitavo ad iniziarlo. Dopo la tua recensione, mi sa, che inizia a scalare la mia classifica di lettura! Complimenti, bella recensione :-)

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    1. Com'è che leggo questo commento solo ora? O_O
      Grazie per essere passata a leggere, fammi sapere se hai letto il libro e che ne pensi! :D

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