31 marzo 2013

# Anteprime # L'Eco della Foresta

Anteprima "Come se fosse ieri" di Irene Vanni

Viandati carissimi, oggi vi presento un libro che sta per uscire e che mi ha incuriosito molto. Io ero nata da poco all'epoca del concerto dei Duran Duran, quindi mi sono persa questo periodo, però sono anni che apprezzo molto e la storia di vecchie amiche che si ritrovano è un classico che mi intriga. Voi che ne pensate?

“Erano bastate poche note e poche luci sul palco per
tornare indietro. I Duran Duran erano tornati lì a loro
volta, per farle ballare ancora sotto la luna, per incitarle a
sognare, o forse per smettere di sognare e vivere davvero.”
Un’irresistibile combinazione di ironia, sensualità,
nostalgia e voglia di vivere.


Titolo: Come se fosse ieri
Autore: Irene Vanni
Editore: Fabbri
Pagine: 328
Prezzo: 12,90 €
Data di uscita: 3 aprile 2013
Trama: Nel 1987, dopo intere giornate passate a sognare davanti a Videomusic, quattro ragazzine decidono di scappare di casa per andare al concerto dei Duran Duran. Venticinque anni sono rimaste in tre: Laura, cinica rockettara con la disperata necessità di trovare un lavoro e - se proprio non se ne può fare a meno - un uomo, ma che valga la pena di una storia; Simona, grigia e nevrotica insegnante di latino irrimediabilmente legata a un professore ancora più grigio, che fa l’amore con lei a orari fissi per poi rincasare dalla moglie; Cinzia, ex ragazzina viziata, ex moglie viziata e ora quarantenne rifatta e abbandonata, che si consola fra le braccia di un giovane accompagnatore. Certo, le loro vite non sono come se le erano immaginate, ma un nuovo concerto dei Duran Duran e la promessa fatta a Manuela -scomparsa da poco per una grave malattia - di portarci la figlia adolescente sono l’occasione per trovarsi ancora una volta insieme e scoprire che forse non tutto è perduto. In un pomeriggio d’estate, con le note di All you need is now nella testa, basta una corsa in collina a piedi nudi per ritrovare un pizzico della follia dei quindici anni, ribaltare certezze e buttare allegramente all’aria una vita in cui non ci si riconosce più,tanto che il concerto può diventare un semplice pretesto per architettare un nuovo inizio. Perché
tutto quello di cui hai bisogno è qui, adesso.

3 commenti:

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