05 febbraio 2013

# recensioni # Tolkien

Recensione: "Lo hobbit o la riconquista del tesoro" di Bilbo Baggins


Ebbene no, non sono impazzita! Ho deciso di parlarvi della mia rilettura de "Lo hobbit" di J.R.R. Tolkien.



Titolo: Lo hobbit o la riconquista del tesoro
Autore: J.R.R. Tolkien
Editore: Adelphi
Collana:
Pagine: 345
Prezzo: € 8,00
Data di uscita: 1973

Trama:  Tra i protagonisti di tale mondo sono gli Hobbit, minuscoli esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari", timidi, capaci di "sparire veloci e silenziosi al sopraggiungere di persone indesiderate", con un'arte che sembra magica ma è "unicamente dovuta ad un'abilità professionale che l'eredità, la pratica e un'amicizia molto intima con la Terra hanno reso inimitabile da parte di razze più grandi e goffe" - quali gli uomini.

VOTO:



 RECENSIONE: Sono qua davanti alla pagina bianca da venti minuti e mi sento morire all'idea di recensire un libro di Tolkien. Per me è impossibile farlo e anche se vorrei, non ci riesco. Sapete quanto io amo le opere di Tolkien, per me un subcreatore ineguagliabile. Quindi capirete quando sia difficile mettermi qui e spiegare i motivi per cui ho amato uno dei suoi libri.
È un po' come quando vi innamorate e vi chiedono "Perché lo ami?" e in mente vi vengono centinaia di motivi al punto che non riesci ad afferrarne nemmeno uno perché niente ha logica, semplicemente lo ami con tutto te stesso, ogni singola cellula prende vita tra le sue braccia. Non si può spiegare, non si può analizzare. Per questo non c'è altra risposta se non il "Non lo so. Lo amo e basta" perché spiegarlo non renderebbe giustizia alle emozioni.
Quindi non so perché lo amo così tanto, so solo che niente mi ha donato le stesse emozioni delle opere del Professore. Come per un figlio, vedi quello che è, ma tu non puoi fare a meno di vederlo come la cosa più bella del mondo.
Tornando a noi... proverò comunque a dire qualcosa a riguardo visto che ho appena riletto Lo Hobbit e mi sembrava giusto parlarvene.
Non sarà una lunga recensione perché non voglio rischiare di perdermi inserendo riflessioni che sfociano in altri argomenti, pensieri o altri libri (cosa molto probabile visto che se ne parlo a voce finisce sempre così) e quindi non finirei mai. Non immaginate nemmeno quanto posso continuare a parlare di Tolkien senza un minuto di riposo, fin quando forze esterne non mi interrompono inevitabilmente.
Quindi vediamo di essere breve anche perché ho già scritto parecchio e ancora non ho nemmeno parlato del libro!

Lo Hobbit narra di un rispettabile hobbit, Bilbo Baggins, che in un tranquillo pomeriggio incontra uno stregone di nome Gandalf che lo invita a partecipare a una grande avventura. Bilbo rifiuta, ma Gandalf si ripresenta il giorno dopo in compagnia di 13 nani per reclutarlo come scassinatore in una pericolosa avventura volta a recuperare il tesoro e il reame dei nani, rubati dal terribile drago Smaug. Sorprendentemente Bilbo finisce per accettare e parte per quella che sarà l'avventura della sua vita e cambierà non solo il suo futuro, ma anche quello di molte altre persone.

Lo hobbit è un libro per bambini, nato per caso e lontano dal suo famoso seguito "Il Signore degli Anelli". Sono due libri completamente diversi come storia, stile, destinazione. Lo hobbit non era nato per far parte del corpus mitologico creato da Tolkien, ma è stato integrato successivamente con la scrittura del Signore degli Anelli e che ha permesso così di unire questa fiaba ad un corpus mitologico ed epico.
Quindi se vi avvicinate a questa lettura dovete avere bene in mente il contesto e l'idea da cui è nato, altrimenti vi lascerà confusi inizialmente.
Lo hobbit è un libro molto originale, una storia unica da leggere tutta d'un fiato tra risate e timori.
Bilbo, a differenza della maggior parte dei protagonisti di storie per ragazzi, non è un ragazzino, ma ha già 50 anni. Inoltre, invece di essere il classico sfigato di turno, povero che non ha niente da perdere, Bilbo è un benestante e rispettabile hobbit che ama la sua vita ed è felice della sua semplice quotidianità.
Ed è questo a renderlo non solo un protagonista originale, ma un vero eroe perché parte per una pericolosa avventura quando non aveva motivi per andarsene dalla sua bella casa.
La storia parte subito in maniera molto simpatica, con uno stile da humor inglese che ti fa sorridere parola dopo parola e ti mette in uno stato di allegra serenità.
La storia non è mai banale o scontata e non annoia mai. Si parte da un livello molto giocoso per proseguire nella lettura sempre più avventurosa, cupa e pericolosa e nonostante si rimanga sempre su un livello per ragazzi, alla fine rimarrà il ricordo di una grande avventura dai toni più gravi di quanto le premesse facessero pensare.
Non ci sono falsi buonismi o eccessive drammaticità. Tutto è bilanciato in maniera perfetta.
E la cosa più bella, la cosa che amo più di tutto nei libri di Tolkien, è il finale che come sempre lascia un enorme vuoto di dolce e amara nosalgia.
Perché alla fine del racconto ti senti cambiato, come è cambiato Bilbo e i personaggi che hai incontrato nel cammino rimangono per sempre impressi nel tuo cuore, come vecchi amici con cui hai condiviso qualcosa di unico e speciale.
Un dolce dolore che provo nuovamente ad ogni lettura come se fosse la prima.


COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
UMORE: avventuroso
COLORE: rosso e oro
CLIMA E AMBIENTE: a letto d'inverno con una bella cioccolata calda

Voi lo avete letto? Che ne pensate?

3 commenti:

  1. Bella recensione, gemellina ;)
    Non è facile parlare dei libri di Tolkien, però comunque sia sei riuscita a racchiudere in poche e semplici parole i concetti del libro!

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  2. un libro fantastico, che è stato il mio preferito finchè non ho letto Il Signore degli Anelli.
    Molto humor, libro per bambini grandi :)

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  3. lo vogliooo leggereeeee!!!!!ho l'ebook, ma voglio sia il signore degli anelli, e questo in cartaceo!!!!!

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