13 dicembre 2012

# Salotto Letterario

Salotto Letterario: Intervista Roberto Fontana

Ciao viandanti! Sono onorata di presentarvi oggi Roberto Fontana, studioso delle opere di Tolkien. Da poco è uscito il suo ultimo libro "Preghiere della Terra di Mezzo" quindi ve lo presento.

Titolo: Le preghiere della Terra di Mezzo
Autore: Roberto Fontana
Editore: Sogno Edizioni
Data di uscita: 2012
Prezzo: € 10,00

Trama: Roberto Fontana, uno degli autori tolkieniani più conosciuti in Italia, in quest'opera ha tradottoo in Quenya, la lingua degli Elfi, le più rappresentative preghiere della religione cattolica e due canti tradizionali natalizi.

Lo stesso J R R Tolkien, creatore di questa lingua, ha tradotto due preghiere, il Padre Nostro e l'Ave Maria talvolta utilizzate dalla Chiesa Cattolica come parte della loro liturgia.




Ciao Roberto! Grazie per aver accettato l'invito e benvenuto nel salotto letterario del Portale Segreto!
Parliamo del tuo libro. Ti va di dirci qualcosa a riguardo?
http://www.fantasyplanet.it/wp-content/uploads/2011/03/primopiano.jpgCome il resto dei miei libri, è di difficile catalogazione. Se dico che è un saggio, tutti pensano a lunghe elucubrazioni sull’autore e analisi sofisticate dei testi; se dico che è un libro di preghiere, passo per un integralista o un bigotto; se infine dico che è un’opera di traduzione, mi si chiede: di che opera? Invece è semplicemente un libro un omaggio a Tolkien, che aveva iniziato a tradurre alcune preghiere cattoliche in Quenya e Sindarin; ho provato a continuare la suo opera, terminando le traduzioni incomplete e proponendone altre non ancora analizzate dal professore di Oxford. Ogni preghiera è introdotta da un’analisi storica-religiosa. Il libro è anche corredato da tavole calligrafiche con le versioni delle preghiere manoscritte in Tengwar.

Come è nata l'idea di scriverlo? E come mai questa scelta così originale?
Tolkien esortava il figlio a pregare molto. Io sono cattolico, ma non mi vergogno di ammettere che la preghiera non è mai stata il mio passatempo preferito… Così ho pensato: se analizzo, traduco e scrivo in Tengwar tutte queste preghiere, magari mi porto un po’ avanti! Scherzi a parte, le preghiere sono testi abbastanza semplici da tradurre in Quenya, avendo a disposizione gli esempi lasciatici da Tolkien. E poi non dobbiamo scordarci che il tema religioso è profondamente intessuto nelle opere di questo autore, nonché nella sua vita personale.

I tuoi libri sono tutti nati dalla tua passione per Tolkien. Come è avvenuto l'incontro con le sue opere? E per quale motivo lo apprezzi così tanto da arrivare a studiarlo e analizzare le opere nei minimi dettagli?
Da giovane ho iniziato a nutrire un forte interesse per la fantascienza, passione che coltivo ancora adesso (nella mia biblioteca sono ospitati circa 1500 fascicoli della collana Urania). Ma a partire dalla scoperta di Tolkien, ovviamente molto prima che uscissero i film, ho iniziato ad apprezzare il fantasy; sono rimasto avvinto dalla saga tolkieniana, e poiché non sono mai capace di porre un limite alle mie passioni, ho incominciato uno studio approfondito di tutto il background che Tolkien aveva creato per dar vita ai suoi personaggi e alle sue storie. Ho studiato le lingue degli elfi, dei nani e degli uomini, ho incominciato ad apprezzare la calligrafia imparando la scrittura Tengwar, ho scoperto che mi riusciva facile parlare agli altri di questa mia passione, così che quando sono stati proiettati i film e l’opera di Tolkien è divenuta un fatto mediatico mondiale non ho avuto difficoltà a trovare un pubblico disposto ad ascolatarmi.

Nella vita fai l'insegnante di matematica e fisica, considerate le materie più lontane dalla letteratura e la fantasia. Come fai a conciliare le due cose? Hai mai usato le opere di Tolkien per le tue lezioni?
Spesso mi fanno questa domanda, e dato che in realtà sono ingegnere nucleare, rispondo che è molto più facile scorgere gli elfi se sei capace di vedere anche gli atomi… In realtà, il fantasy di Tolkien è estremamente rigoroso, le regole che egli stesso elenco nei suoi saggi per scrivere una buona favola sono da lui rispettate alla lettera; la coerenza e la logica sono sempre presenti. Non a caso Tolkien è molto apprezzato nell’ambiente scientifico, forse ancora più che in quello letterario.

Sei l'insegnante che ogni Tolkieniano desidera! Io personalmente ho trovato sempre insegnanti, soprattutto di lettere, che al mio nominare Tolkien storcevano il naso e mi liquidavano considerandola una lettura infantile e per niente culturale, ma anzi da rinnegare. Il mio amore per Tolkien mi ha portato ad essere etichettata e ridicolizzata dagli stessi professori, che non si sono minimamente preoccupati di saperne di più. Tu che ne pensi? Cosa diresti ai tuoi colleghi così prevenuti?
Molti bollano il fantasy come un genere che si occupa di fantasie infantili. Ma io mi chiedo: parlare del bene e del male, del sacrificio in nome del bene comune, dell’importanza dell’amicizia, del trionfo dell’umiltà, è un discorso solo fantastico oppure ha qualche riferimento alla nostra vita? Il Signore degli Anelli è forse l’unica storia in cui un bene preziosissimo e potentissimo deve esser distrutto e non ricercato, monito che la rinuncia è più vincente dell’ingordigia. Leggendolo si comprende come la pietà sia più forte della vendetta, che il male più abbietto possa essere sconfitto dagli esseri considerati meno importanti, dei minuscoli hobbit e una donna incompresa, che i danni che causiamo alla natura si ritorceranno alla fine contro di noi. Alla fin dei conti mi sembra un impianto più realista di tante situazione irreali e grottesche che autori insulsi ci propinano al giorno d’oggi.

C'è un messaggio che vorresti mandare ai tuoi lettori?
Una frase molto bella di Tolkien, ripresa non dalle sue opere di narrativa, ma dal saggio “Beowulf: i mostri e la critica”: « Era un uomo, e questo, per lui e per altri, era già una tragedia sufficiente ».

Qual è il tuo libro o autore preferito?
C’è bisogno di chiederlo?

I libri: cosa sono per te?
La mia passione più sfrenata. C’è stato un periodo della mia vita, prima di avere figli, che ne leggevo circa cento all’anno. Ancora adesso, se un libro mi interessa, sono capace di leggerne uno intero in una notte. Sono quasi maniacale nella loro conservazione, ho la casa che ne è piena, anzi straripa, tanto che solo lo scorso anno mi sono deciso a utilizzare un e-reader. Ma non è il profumo della loro carta che mi inebria, è il loro contenuto.
E alla fine mi sono deciso a scriverne anch’io…

Hai altri progetti letterari in futuro? Puoi darci qualche anticipazione?
Sto preparando un nuovo libro: questa volta non sarà un saggio, ma un vero romanzo fantasy. Non si svolgerà nella Terra di Mezzo e i personaggi non sono quelli del Signore degli Anelli, ma Tolkien c’entrerà comunque in qualche modo… ma questa volta le ragazze la faranno da podrone!

Hai altro da aggiungere per i lettori del Portale Segreto?
Leggete, leggete, leggete, soprattutto, se potete, in lingua originale.

Ti ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo, sono felice di aver avuto l'occasione di ospitarti nel mio salotto per fare quattro chiacchiere insieme!


Che ne pensate? Avete letto il suo libro? Vi ha incuriosita?

1 commento:

  1. Concordo su tutto quello che ha detto sui libri fantasy: non è roba da bambini!!!

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