02 ottobre 2012

# Salotto Letterario

Salotto Letterario: intervista a M.P. Black

Ciao viandanti! Dopo moltissimo tempo, sono felice di tornare con nuove interviste ad autori.
Ho il grande piacere di ospitare al Portale Segreto M.P. Black ovvero Paola de Pizzol, autrice italiana di fantasy per ragazzi che ha da poco pubblicato un nuovo romanzo, a quanto pare più maturo dei precedenti.

Eccovi il suo ultimo libro che ha una copertina meravigliosa:

Titolo: La Rosa e il Pugnale
Autore:M.P. Black
Casa Editrice: Domino Edizioni
Collana: Le carte veline
Pagine: 164
Prezzo: € 12,00
Data di pubblicazione: 2012

Trama: Amélie Morel è una brillante studentessa di architettura e vive a Parigi. Con un gruppo di compagni, e sotto la guida dell’affascinante professor Claude Rolland, partirà per Carcassonne, patria dei Catari, con lo scopo di effettuare uno studio sulla cittadella restaurata. Amèlie è entusiasta, ma ancora non sa che al suo gruppo se ne unirà un altro, proveniente all’Università di Grenoble, e che uno degli studenti selezionati altri non è che Louis, il suo ex ragazzo. Fortunatamente, Amélie farà subito la conoscenza del bello e misterioso Jean, che rapirà il suo cuore. A Carcassonne, però, ritorneranno a galla gli incubi del suo passato e lei si vedrà costretta ad accettare il suo destino: quello cioè di comunicare con gli spettri per aiutarli a raggiungere la Luce. Nel vetusto albergo in cui alloggia, Amèlie verrà tormentata dal fantasma di un uomo che non le dà tregua, ma molti altri spettri inizieranno ad apparirle, con il loro aspetto orribile e le continue invocazioni di aiuto. Amèlie, disperata, cercherà conforto tra le rassicuranti braccia di Jean, ma dovrà vedersela anche con Louis, sempre più geloso del loro rapporto, e finirà coinvolta in un complicato triangolo amoroso. Con l’aiuto della sua carissima amica Fleur, tenterà di capire come aiutare lo spettro che la tormenta, e anche di trovare un significato alla presenza, nell’albergo, di innumerevoli quadri raffiguranti una rosa trafitta da un pugnale. Giorno dopo giorno verrà a galla una verità sconvolgente, legata anche ai Catari e al loro leggendario tesoro, e che condurrà Amélie al confine tra la vita e la morte.














- Ciao Paola! Benvenuta nel salotto letterario del Portale Segreto! Ti andrebbe di presentarti ai lettori del blog? Parlaci un po' di te...
Ciao a tutti! Innanzitutto, sono io che ringrazio il salotto letterario del Portale Segreto per avermi ospitata. Scrivo praticamente da sempre, fin dalle scuole elementari. Ho iniziato con piccoli racconti e romanzi brevi. Per un po’ di anni, poi, per seguire i vari impegni lavorativi e famigliari, ho lasciato perdere la scrittura, fino al 2007, quando, in seguito a un sogno, ho elaborato la trama della trilogia di Lisa Verdi, pubblicata dalla casa editrice 0111 edizioni di Milano. Oltre a scrivere, adoro leggere, naturalmente, e mi piace il cinema. Cerco di andare a vedere tutti i film che mi interessano, oppure, se non riesco a vederli sul grande schermo, attendo che esca il DVD. Adoro la mia famiglia e cerco di trascorrere con i miei figli tutto il tempo che mi è possibile dedicare loro. Scrivo generalmente la sera, proprio per non togliere nulla alla mia famiglia.

.Adesso parliamo del tuo ultimo romanzo. Ti va di dirci qualcosa a riguardo? Di cosa parla?
“La rosa e il pugnale”, pubblicato con la casa editrice Domino di Piacenza, si è rivelato una sfida molto interessante. Partito come progetto editoriale, mi ha vista ampliare la trama aggiungendo fantasmi di ogni genere e persino Lucifero. Mi sono divertita un sacco a scriverlo, anche perché da tempo volevo affrontare il tema dell’esoterismo e dello spiritismo. La rosa e il pugnale parla di Amélie, un architetto che frequenta la facoltà di Parigi, che deve partire con un gruppo di ricerca, capitanato dall’affascinante professore Claude Rolland, verso Carcassonne, patria della Linguadoca e dei Catari. Qui prenderà vita anche un triangolo amoroso col suo ex, il bello e misterioso Louis, e con Jean, l’affascinante nuovo architetto che lei incontrerà proprio durante la spedizione a Carcassonne. E sarà durante questo viaggio di lavoro che Amélie scoprirà di poter vedere i fantasmi e di essere in grado di interagire con loro. I fantasmi, per intenderci, non sono molto gradevoli da vedere, infatti il libro scivola spesso nel genere horror. Per Amélie non sarà assolutamente semplice accettare questo “dono”, e soprattutto la presenza di un fantasma che le chiede aiuto. E nel vetusto albergo in cui alloggia, scoprirà che molti misteri vengono racchiusi tra quelle mura e tra i quadri, innumerevoli, che rappresentano una rosa trafitta da un pugnale. E da quel momento in poi Ameliè si troverà invischiata in un mistero più grande di lei, legato anche ai leggendari Catari, che la condurrà a un passo dalla morte. Il libro è un romance a sfondo esoterico, con qualcosa di paranormale. Si legge velocemente, facendo parte della collana “Le carte veline”, che racchiude per l’appunto romanzi brevi, da leggere tutto d’un fiato.

- Hai cominciato con la trilogia di Lisa Verdi e ora sei giunta a un libro diverso e più maturo. Come è cambiato il tuo modo di scrivere? Sei soddisfatta di ciò che hai fatto fino ad ora?
Il mio stile è maturato nel corso degli anni. Ho iniziato con la trilogia di Lisa Verdi, composta dai volumi “Lisa Verdi e il ciondolo elfico”, “Lisa Verdi e l’antico codice” e “Lisa Verdi e il Sole di Aresil”, per passare poi ai “Guardiani delle anime – la maledizione della regina”, un fantasy autoconclusivo pubblicato sempre dalla casa editrice Domino di Piacenza. Ma “La rosa e il pugnale” ha segnato davvero la differenza. Il romanzo infatti è scritto in prima persona e con dialoghi rapidi e incisivi, che danno ritmo a una trama comunque zeppa di misteri e di colpi di scena. Sono molto soddisfatta del viaggio che ho compiuto sinora, che spero possa continuare ancora per molto tempo.

- Quando hai cominciato hai scritto una trilogia fantasy, per quale motivo hai scelto questo genere? C'è un autore o un libro in particolare che ti ha ispirata?
Adoro il fantasy, è in assoluto il mio genere preferito, dato che mi consente di entrare in mondi assolutamente distanti da quello reale in cui vivo e mi permette pure di sognare. La mia autrice preferita, alla quale mi sono ispirata per la trilogia di Lisa Verdi, è J.K. Rowling, la mamma di Harry Potter. Ora i miei gusti vertono più sulle autrici di Paranormal Romance, ma leggo un po’ di tutto e può essere che, in futuro, scriva qualcosa di assolutamente diverso dal genere fantasy.

- I personaggi sono ispirati a persone realmente esistenti o sono il frutto della tua fantasia? Che rapporto hai con loro? E qual è il tuo preferito?
I personaggi de “La rosa e il pugnale” sono quasi tutti inventati. Dico “quasi” perché la “racchia” del gruppo di studio di Amèlie rappresenta una ragazza che ho conosciuto nella mia adolescenza, assolutamente insopportabile. Adoro tutti i personaggi del romanzo, dalla protagonista a quello che appare solo per poche righe. Fanno parte di me, sono nati dalla mia fantasia, a loro devo il successo del romanzo. Il mio personaggio preferito, in assoluto, è rappresentato dal fantasma protagonista, di cui però non posso dire il nome per non fare troppi spoiler. Ho scoperto che, comunque, è il personaggio più amato anche dai lettori, forse per il suo carattere dolce e solitario e per la sua innata bontà.

- Quale canzone e quale colore abbineresti al tuo romanzo?
Alla fine del libro, il lettore troverà una pagina dove ogni capitolo è stato abbinato a una canzone. Questa è la caratteristica tipica dei libri contenuti della collana “Le carte veline”. Insomma, il libro lo si può leggere ascoltando tutte le canzoni da me indicate, abbinando così alla lettura una buona colonna sonora. Direi che, se dovessi scegliere una canzone, la melodia finale del “Codice Da Vinci” sarebbe perfetta. Per il colore, sceglierei assolutamente il nero, che è comunque anche il mio “non colore” preferito.

- Solitamente quali sono il momento e il luogo che preferisci per scrivere?
Scrivo generalmente di sera, quando sono più tranquilla e i figli mi lasciano lavorare di più. Però può accadere che scriva anche nelle prime ore del mattino dei week end, ancora in pigiama, sempre che i ritmi frenetici della famiglia me lo consentano. Generalmente scrivo in cucina, con una buona tazza di caffè lungo o una bottiglietta di acqua naturale, pronti all’uso.

- È stato difficile portare a termine questo libro? Cosa hai provato quando hai scritto la parola "fine" alla tua storia?
Non è stato particolarmente difficile scrivere questo romanzo, l’ho terminato praticamente in un mese. Mi sono divertita a scriverlo e mi sono innamorata dei personaggi, tanto che mi piacerebbe scrivere un sequel. Quando l’ho terminato, ho provato gioia ma anche nostalgia verso questa nuova creatura appena nata.

- Come ti senti all'idea di sapere che il tuo libro è in mano al pubblico? Temi il giudizio dei lettori? Cosa speri dalla pubblicazione?
Sono sempre assolutamente terrorizzata quando un mio libro deve affrontare il giudizio del lettore. Ma prima del lettore, devo temere il giudizio della bravissima titolare della Casa editrice, Solange Mela, che è un editor molto severo. Non le sfugge niente e se una frase non va, non c’è niente da fare, bisogna riscriverla. Ricordo benissimo la mail che mi inviò Solange dopo la lettura del manoscritto. Mi disse, in sostanza, che andava benissimo e che c’erano solo pochi interventi da effettuare qua e là. A quel punto, mi sono sentita al settimo cielo e sicura che il libro avrebbe avuto un buon impatto sul pubblico, cosa che effettivamente sta accadendo. Il libro sta avendo un buon successo e ora lo promuoverò con una serie di presentazioni.

- Hai mai riletto i tuoi primi libri? Come ti senti oggi nei riguardi di ognuno di loro? Ti piace come sono scritti o li cambieresti?
Ogni tanto sfoglio ancora la trilogia di Lisa Verdi e rileggo qualche parte de “I Guardiani delle anime”. La trilogia di Lisa, essendo stata scritta qualche anno fa, la rivedrei in toto. Ci sono alcune cose che vorrei cambiare, o migliorare. I “Guardiani delle anime”, invece, mi sembra che vadano bene così. Adoro questo libro, ho impiegato alcuni mesi per scriverlo ed è stato, dei cinque libri che ho pubblicato, sicuramente il più difficile e impegnativo da scrivere, anche perché ho dovuto effettuare parecchie ricerche storiche (soprattutto sull’antico Egitto e sulle streghe di Salem), per portarlo al termine.

- C'è un messaggio che vorresti mandare ai tuoi lettori?
Continuate a leggere i miei libri e a rimproveratemi se scrivo cavolate. I vostri consigli sono sempre bene accetti e mi aiuteranno a maturare.

- Hai qualche consiglio da dare agli aspiranti scrittori? Ti va di raccontarci come sei arrivato alla pubblicazione?
Pubblicare non è facile. Innanzitutto, bisogna essere convinti di ciò che si fa, leggere e rileggere il manoscritto, affidandolo anche alla lettura di amici e parenti, prima di inviarlo a una casa editrice. Essere umili e autocritici nei propri confronti. Ogni autore pensa di aver scritto un capolavoro, ma quando arrivano i rifiuti dalle case editrici, si tende a demoralizzarsi e a perdere la fiducia nelle proprie capacità. Niente di più sbagliato. Se il manoscritto piace all’autore e anche altri lettori lo hanno giudicato in maniera comunque positiva, bisogna insistere, provare e riprovare, senza arrendersi. Io sono arrivata alla pubblicazione con la 0111 edizioni quasi per caso, girovagando per internet. Ho inviato il manoscritto e ho avuto fortuna. Poi, con il passaparola, la trilogia ha avuto un buonissimo riscontro. E il passaggio alla casa editrice Domino è stato semplice. Insomma, non posso proprio lamentarmi!

- Qual è il tuo libro o autore preferito?
Il mio libro preferito è in assoluto “Harry Potter e l’ordine della fenice”, quindi la mia autrice preferita è J.K.Rowling. Ha creato un mondo assolutamente unico e difficilmente imitabile. Mi ha aiutata a sognare, mi ha fatto trascorrere dei momenti indimenticabili.

- I libri: cosa sono per te?
Una finestra su mondi sconosciuti, sui sogni, su realtà alternative. Non vi è nulla di paragonabile ai libri e alla loro capacità di far funzionare il cervello come si deve e di regalare ai lettori attimi di assoluta distensione e rilassamento.

- Hai altri progetti letterari in futuro? Puoi darci qualche anticipazione?
Ho terminato il primo libro di una duologia paranormal romance dal titolo “Ali di fata”, a breve in valutazione. Inoltre, presto uscirà un fantasy per ragazzi dal titolo “I viaggiatori del tempo – la pergamena perduta”. Si tratta di un progetto didattico, in quanto il libro verrà portato nelle scuole medie ed è ambientato sia nel nostro tempo, che nel Medioevo. E’ un progetto al quale tengo davvero tanto e sono curiosa di vedere quale sarà la reazione del pubblico dei ragazzi dinanzi alle avventure dei due fratelli gemelli Luca e Sara. Inoltre, ho partecipato a una raccolta di fiabe che uscirà presto per un progetto molto importante, ancora però top secret, e a dicembre sul sito della ex casa editrice Casini potrete leggere il mio racconto horror “Darkness”.

- Hai altro da aggiungere per i lettori del Portale Segreto?
Certo! Leggete più che potete, perché leggere fa bene all’animo, arricchisce lo spirito e aiuta ad allentare le tensioni della quotidianità. Inoltre, leggere tanto aiuta anche a scrivere o, comunque, a migliorare il proprio stile.

- Ti ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo, sono felice di aver avuto l'occasione di ospitarti nel mio salotto per fare quattro chiacchiere insieme!
Grazie a te e al salotto letterario per avermi ospitata e alla prossima!

Che ne pensate? Avete già letto qualcosa di questa autrice? Vi ha incuriosita? Se si, non vi resta che comprare il suo ultimo libro!

1 commento:

Grazie per aver letto questo articolo. Sapere la tua opinione mi aiuta a migliorare.