11 settembre 2011

# libri # Speciale gotico

Speciale Gotico #5

Dopo lunga attesa eccoci al nuovo appuntamento con lo speciale sul gotico!
Oggi presenterò due opere molto famose e molto belle che ho letto con piacere. Soprattutto Frankenstein che ho semplicemente adorato!
Ricordo un piccolo e buffo aneddoto di quella lettura... Avevo 12 anni, era estate e mi ero messa a leggerlo da sola di notte, mentre fuori c'era un temporale estivo. Ero talmente immersa nella lettura che quando fuori c'è stato un fortissimo tuono, nello stesso esatto momento in cui leggevo di un tuono nel libro, sono saltata sulla sedia dallo spavento!
Un libro intenso e triste...
L'altro invece, Lo strano caso del Dr. Jekyll e del signor Hyde, ricorda il tema del doppio che troviamo anche nel Ritratto di Dorian Gray.
Passiamo ai libri.


TITOLO: Frankenstein
AUTORE: Mary Shelley
TRADUTTORE: Lamberti L.
EDITORE: Einaudi
COLLANA: Classici tascabili
PAGINE: XXI-248
PREZZO: € 8,50
PUBBLICATO NEL: 2011

TRAMA: Nel 1816 Lord Byron, durante una sera tempestosa nella sua villa a Ginevra, propone ai suoi ospiti - Mary e Percy Shelley, e William Polidori - di scrivere, per gioco, cun racconto dell'orrore. Ricollegandosi al mito di Prometeo, Mary scriverà Frankenstein. Una storia che è un groviglio etico, un ragionamento profondo sull'origine della vita: l'angosciante storia di uno scienziato che conduce macabri esperimenti nel tentativo di restituire la vita ai cadaveri. Una favola terribile capace di imporsi con la forza delle immagini e la sua autonomia di mito universale. Uno sconvolgente racconto dell'orrore in cui il mostro è più umano del suo creatore. Introduzione di Nadia Fusini.

L'AUTRICE: Mary Godwin nacque a Londra nel 1797, la madre, Mary Wollstonecraft sarebbe morta dieci giorni dopo per le conseguenze del parto. Il padre, William Godwin era scrittore e giornalista politico e divenne famoso per le sue idee radicali nei confronti delle istituzioni tradizionali, quali famiglia e matrimonio.
Mary, educata fin da piccola dal padre e dagli altri rappresentanti del suo circolo culturale, tra cui il critico Hazzlit ed il poeta Coleridge, doveva ereditarne lo spirito contestatore divenendo ella stessa una vera e propria femminista ante-litteram, e scrivendo "A vindication of rights if woman" (Una rivendicazione dei diritti della donna).
Mary conobbe Percy Bysshe Shelley (vedi sotto) nel 1812, quando lei aveva soltanto quindici anni e lui venti. L'anno successivo sarebbero fuggiti insieme in Francia ed in Svizzera, per poi sposarsi, nel 1816, dopo il suicidio della prima moglie di Percy. Nel libro "History of six weeks tour" (Storia di una gita di sei settimane) scritto al ritorno in Inghilterra nel 1817 i coniugi Shelley raccontano del loro vagabondare per l'Europa, e della morte, avvenuta a Venezia nel 1817, del figlio primogenito.
Frankenstein, or the Modern Prometheus, iniziato nel 1816, fu pubblicato nel 1818, nello stesso anno i coniugi Shelley ripartirono per l'Italia. Nel 1819 Mary ebbe un collasso nervoso dovuto alla morte del figlio WIlliam di soli due anni, nel 1822 anche Percy morì, annegato nella baia di La Spezia. Dei figli, il solo Percy Florence sopravvisse e con lui, nel 1823, Mary tornò definitivamente in Inghilterra dove proseguì la propria carriera aiutata finanziariamente dal suocero Sir Timothy Shelley. Non si risposò mai più anche se le si attribuisce una relazione con il giovane Prosper Merimee. Morì a 53 anni nel 1851.
Nessuna delle sue opere, tra cui ricordiamo i numerosi racconti scritti per giornali popolari, la prima edizione delle opere complete del del marito, i romanzi Valperga(1826), The last man (1826), Lodore(1835), Faulkner(1837) eguagliò mai il successo di Frankenstein. (dal sito biografieonline.it)

"Ma fu un'estate piovosa e poco clemente", ricorda Mary nel 1831. "la pioggia incessante ci costrinse spesso in casa per giornate intere." In queste giornate vari furono gli argomenti affrontati dalla compagnia: gli esperimenti condotti nel XVIII secolo da Erasmus Darwin, il quale affermò di esser riuscito a rianimare la materia morta, il galvanismo e la possibilità di ricomporre e ridare vita alle parti di un essere vivente. Sedendosi davanti al fuoco alla villa di Byron, la compagnia si divertiva leggendo storie tedesche di fantasmi (come le Fantasmagoriana). Byron propose poi un gioco: ognuno avrebbe dovuto scrivere una storia di fantasmi; poco tempo dopo Mary nel dormiveglia ebbe l'idea, che divenne il romanzo Frankenstein:"Vedevo -a occhi chiusi ma con una percezione mentale acuta- il pallido studioso di arti profane inginocchiato accanto alla "cosa" che aveva messo insieme. Vedevo l'orrenda sagoma di un uomo sdraiato, e poi, all'entrata in funzione di qualche potente macchinario, lo vedevo mostrare segni di vita e muoversi di un movimento impacciato, quasi vitale. Una cosa terrificante, perché terrificante sarebbe stato il risultato di un qualsiasi tentativo umano di imitare lo stupendo meccanismo del Creatore del mondo." (da Wikipedia)

Ecco il trailer di uno dei tanti film ispirati al romanzo, che io non ho mai visto:

_______________________________


TITOLO: Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde e altri racconti dell'orrore Ediz. integrali
AUTORE: Robert L. Stevenson
TRADUTTORE: Razzini V., Reim R., Pilo G.
EDITORE: Newton Compton
COLLANA: Grandi tascabili economici
PAGINE: 224
PREZZO: € 6,00
DATA PUBBLICAZIONE: 2010

TRAMA: Esplicita metafora della lotta fra il bene e il male, "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde" è soprattutto un attacco diretto contro la repressiva e puritana letteratura inglese del periodo vittoriano. Il Dr. Jekyll, uomo retto, onesto, generoso, decisamente "positivo" e Mr. Hyde, crudele, vizioso, violento, sono due caratteri universali. L'indagine psicologica di Stevenson si spinge oltre: Jekyll fragile, incerto, drammaticamente lacerato fra impulsi contrastanti è costretto a celare quegli istinti che Hyde soddisfa in modo macroscopico. Segue il racconto "Ladro di cadaveri" dove l'atmosfera stregata e la tensione macabra vengono affidate a un particolare inquietante...

L'AUTORE: Robert Louis Stevenson, nato a Edimburgo nel 1850, dopo una giovinezza ribelle e in polemica con il padre e con il puritanesimo borghese del suo ambiente, divenne avvocato ma senza mai esercitare la professione. Per ragioni di salute, malato di tubercolosi, e per spirito di avventura, viaggiò a lungo in Europa e in America. Nel 1879 sposò una americana divorziata, madre di due figli e di dieci anni più grande di lui. Raggiunto un certo benessere economico, nel 1888 partì per una lunga crociera nel Pacifico. Si stabilì nel 1891 nelle isole Samoa, facendovi una vita tranquilla, lavorando fino alla morte, circondato dall'amore e dal rispetto degli indigeni che difese più volte dalle prepotenze dei bianchi. Morì a Upolu (Isole Samoa) nel 1894. (biografia presa dal sito www.riflessioni.it)


3 commenti:

  1. Io ho letto quest'anno "lo strano caso del Dr. Jekyll e del Signor Hide" in inglese, ma stranamente non mi è piaciuto tanto... tu che ne pensi? ^^

    RispondiElimina
  2. Ciao Giav93 scusa se ti rispondo solo ora! Il libro l'ho letto moltissimo tempo fa, andavo in seconda media se non sbaglio, quindi ben 11 anni fa. Ricordo che l'ho trovato molto interessante e inquietante il giusto. Si legge velocemente perché è molto breve, però non mi è rimasto nel cuore. Una lettura sicuramente da fare e su cui riflettere, ma non tra le mie preferite. L'ho trovato in qualche modo limitato e poco incisivo.
    Sullo stesso tema ho preferito Il ritratto di Dorian Gray che ho letto qualche anno dopo.
    Quindi per il momento è il libro gotico che mi è piaciuto meno. A te perché non è piaciuto? A proposito complimenti per averlo letto in inglese!

    RispondiElimina
  3. per le tue medesime motivazioni! All'inizio pensavo di avere qualche versione riassunta! Se la storia fosse stata raccontata meglio avrebbe anche potuto essere un capolavoro... ma troppe poche spiegazioni, gli avvenimenti "paranormali" non vengono ben chiariti. Poco incisivo. Ma è di certo una lettura da fare per la tua cultura personale ù.ù

    RispondiElimina

Grazie per aver letto questo articolo. Sapere la tua opinione mi aiuta a migliorare.